Breve aggiornamento fotografico dal cantiere per l'allargamento di via Diaz, a Castelvetrano: l'analisi visiva delle opere finora realizzate sembrerebbe, come ci aspettavamo, scongiurare la definitiva compromissione di una futura riapertura e riutilizzo a scopo turistico della linea ferroviaria a scartamento ridotto che dal capoluogo Belicino corre verso Selinunte. Dall'osservazione del cantiere sembra abbastanza chiaro infatti che il profilo altimetrico e le sezioni della livelletta ferroviara sono in linea con le elaborazioni grafiche da noi sviluppate tempo addietro (vedi articolo correlato) proprio per affrontare questa problematica, un occasione offertaci grazie ai rapporti con il Comune di Castelvetrano con il quale collaboriamo in virtù di uno specifico protocollo di intesa. Ci riteniamo quindi finora abbastanza ottimisti e continueremo a seguire lo sviluppo di questo (per noi) delicatissimo cantiere. Vi lasciamo alle immagini che meglio delle parole spiegano l'attuale stato di avanzamento di quest'importante opera per la viabilità cittadina.

Riportiamo con piacere l'ulteriore articolo apparso in questi giorni su CastelvetranoNews circa i progetti finora perseguiti per riportare in vita la ferrovia a scartamento ridotto di Castelvetrano; l'interesse della testata giornalistica è nato a seguito la notizia sulla riqualificazione dell'ex deposito ferroviario, precedentemente pubblicata, che ha a quanto pare accesso l'interesse di parecchi lettori sulla fattibilità di alcuni interventi specifici, quali ad esempio il ripristino della tratta ferroviaria Selinunte - Foce del Belice (Ponte di Ferro) o l'istituzione nell'area del DL di Castelvetrano di quello che potremmo definire uno dei musei ferroviari potenzialmente più belli e interessanti d'Europa (due scartamenti diversi, rotabili unici, raccordo con linee in esercizio, mezzi in movimento!). In questo nuovo approfondimento Fabio S. Marineo interviene su uno degli aspetti più delicati di tutta l'operazione ovvero la salvaguardia dei veicoli a scartamento ridotto superstiti, accantonati a Castelvetrano, certamente uno dei perni centrali di tutto il progetto, facendo un breve resoconto dei risultati finora raggiunti, delle criticità ancora presenti e soprattutto delle azioni da intraprendere il prima possibile per scongiurare ulteriori danni ai mezzi e garantirne la sopravvivenza.

In seguito all’inizio dei lavori di ampliamento della via Diaz ci sono pervenute alcune segnalazioni allarmate da parte di coloro che, come noi, ritengono che la sede della ferrovia a scartamento ridotto che tanta parte ha avuto nella storia della Città di Castelvetrano debba essere preservata anche per non compromettere definitivamente un futuro riutilizzo a scopo turistico. La rimozione del binario resasi necessaria per la effettuazione dei lavori è stata accolta come un segnale negativo, sotto questo aspetto.

Pubblichiamo con vero piacere l'articolo di Elio Indelicato, apparso ieri sull'edizione trapanese del Giornale di Sicilia, in cui il sindaco di Castelvetrano, Felice Errante, discute dei possibili sviluppi dell'ex polo ferroviario cittadino e della linea ferrata a scartamento ridotto nel tratto compreso tra il deposito e la foce del fiume Belice, una rinascita di questa mai dimenticata infrastruttura su cui noi lavoriamo da tempo collaborando appunto con l'amministrazione di questo importante centro siciliano.

La scansione della pagina (cliccate sopra l'immagine per ingrandire e poter leggere il pezzo) è stata pubblicata sul nostro gruppo Facebook e ci fa piacere notare come la notizia oggi appaia anche sulla edizione on line del G.d.S., segno inequivocabile dell'interesse che una tale opera suscita. Potete trovare l'articolo in questione cliccando qui.

Buona lettura!

 

L’impegno dei fondatori di Ferrovie di Selinunte per la salvaguardia, la valorizzazione e l’eventuale recupero della infrastruttura ferroviaria siciliana ha trovato modo, negli ultimi anni, di concretizzarsi con una attività sempre più articolata ed in questo momento (ottobre 2012) ci sentiamo prossimi alla possibilità di realizzare alcuni dei principali obiettivi.
Tra questi vi è certamente la possibilità che il progetto del ritorno dell’esercizio ferroviario, con i rotabili storici restaurati, a scopo esclusivamente turistico sulla linea a scartamento ridotto da Castelvetrano a Selinunte sino alla Foce del Belìce, possa avere una sua prima concretizzazione con il recupero di un tratto di questa linea.  In particolare, ci si riferisce alla possibilità di offrire un originale servizio ferroviario turistico dall’area del Parco archeologico di Selinunte (la più grande d’Europa) alla Riserva Naturale Orientata della Foce del Belìce e Dune Limitrofe.  Nei progetti, il servizio sarà affidato ai rotabili storici dello scartamento ridotto tuttora presenti presso l’area del deposito di Castelvetrano.
Ci sembra utile, nello spirito di condividere con tutti coloro che riconoscono la validità degli obiettivi che tentiamo di realizzare, ricostruire il percorso che dal 2008 abbiamo seguito per almeno due motivi.

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in questa categoria caricheremo a poco a poco tutte le idee e progetti per cercare di far rivivere la nostra amata ferrovia