Sempre più vicina la data del completamento dei lavori di raddoppio avviati nel maggio 2008 tra la stazione di Fiumetorto km 43+219 e il P.L.A in località Ogliastrillo km 63+441, aggiudicati al Consorzio Cefalù 20 formato dall’impresa Maire Tecnimont S.p.A. e dall’Antomar Engineering S.r.l.

Il primo tratto, la variante Himera, è stato attivato a binario singolo il 27 novembre 2011 fra il km 44+900 e il km 48+946 con la contestuale soppressione dei P.L.A. km 46+031, km 46+632, km 47+004 e km 47+607.

Il 20 gennaio 2014 è stata attivata la variante in affiancamento alla linea storica (nuovo binario dispari) dal km 47+940 fino al km 57+533 (ingresso Lascari). Contestualmente è stata attivata la nuova stazione di Campofelice di Roccella al km 52+793 posizionata a circa un centinaio di metri dalla vecchia stazione.

Bisogna aspettare il 24 gennaio 2016 per un nuovo passo avanti nei lavori con la messa in esercizio del doppio binario fra Fiumetorto e Campofelice, con il completamento della realizzazione ex novo del binario legale per i treni pari in affiancamento al dispari attivato nel 2014.

Sempre nel 2016 proseguono i lavori e il 18 dicembre viene attivato il nuovo piano di stazione di Campofelice di Roccella con il III binario (prosecuzione del binario pari proveniente da Fiumetorto) e la cui prosecuzione sarà adesso la nuova linea verso Lascari. La linea fino ad ora utilizzata, prosecuzione del II binario, viene così messa provvisoriamente fuori esercizio. Contestualmente la stazione di Lascari al km 57+728 viene chiusa all'esercizio e viene attivata una semplice fermata al km 57+482.

Si arriva così a settembre 2017 per l'attivazione della più importante opera dei lavori del cantiere Cefalù 20, dove il giorno 17, alle ore 4.00 verrà attivata la variante di 6.940 metri, per adesso a singolo binario, fra il km 56+892 (Lascari lato Palermo) e il km 63+832 (curva ad alcune centinaia di metri dopo il PL al km 63+441) comprendente una nuova galleria denominata "Monte Poggio Maria" lunga 3.750 metri al netto delle gallerie artificiali fra i km 58+396 e 62+146.

Inoltre nella stazione di Campofelice di Roccella viene riattivata la circolazione verso Cefalù sul prolungamento del II binario e contestuale messa fuori esercizio della linea prosecuzione del III binario con la collocazione di un paraurti al km 53+414.

E' stato approvato al Cipe il Contratto di Programma - Parte Investimenti 2017-2021, tra il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e Rete Ferroviaria Italiana. 

Sul piatto c'è la grande incompleta Ferrandina-Matera, che dovrà salvare dall'isolamente la prossima capitale europea della cultura. Ma anche le linee dell'alta velocità in Sicilia, da Caltanissetta a Giampileri e sulla Messina-Palermo e i corridoi europei.

Il Cipe, il comitato interministeriale per la programmazione economica, ha approvato il contratto di programma con Rete Ferroviaria Italiana per 13,2 miliardi. A darne l'annuncio è il ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Graziano Delrio subito dopo la riunione a Palazzo Chigi: "In questo modo si formalizzano tante cose importanti - ha spiegato Delrio - penso alla Ferrandina-Matera, all'alta velocità siciliana e a ulteriori finanziamenti per i lotti costruttivi dei corridoi europei". Delrio ha anche sottolineato che nel "triennio 2015-2017 Rfi ha avuto dallo Stato 32 miliardi contro i 4,5 miliardi del triennio precedente. Questo - ha detto - è il cambio di passo degli investimenti".

Per quanto riguarda la ferrovia Ferrandina -Matera, la linea incompiuta da 15 anni secondo il piano del Ministero e di Rfi, la società di Ferrovie che si occupa della gestione dell'infrastruttura, sarà pronta nel 2022 e collegherà il capoluogo della Basilicata con Roma in 3 ore e 40 minuti. Il primo cantiere, alla galleria Miglionico è stato già aperto per un importo di 500 mila euro per un finanziamento complessivo di tutta l'opera di 210 milioni di euro.

La zona in cui è ubicata la nuova fermata si trova ai margini del centro cittadino in una zona densamente popolata, caratterizzata da alti edifici residenziali.

La fermata, di tipo interrato, a semplice binario e a singola banchina, verrà realizzata al di sotto della sede stradale in galleria artificiale. Gli sbarchi dei nuclei di accesso sono stati disposti in viale Lazio ad angolo con via Sicilia.

La realizzazione della fermata prevede la demolizione del tratto di strada su cui essa insiste. La circolazione nel tratto in questione, in seguito alla costruzione della fermata, verrà ripristinata come è attualmente in uso.

L’accesso di servizio ai locali tecnici verrà collocato su Via Sicilia mediante una botola di accesso alla scala di servizio.

La fermata è organizzata su 3 livelli: piano stradale, piano mezzanino e piano banchina.

Alla quota stradale sono ubicati i nuclei di accesso verticale, caratterizzati dai volumi del corpo ascensore, della scala mobile e della pensilina di copertura della scala fissa; sono inoltre presenti gli sbarchi dell’uscita di sicurezza e le griglie dell’impianto di ventilazione/estrazione fumi e degli altri locali tecnici.

Al piano mezzanino sono ubicati esclusivamente locali tecnici per un totale di circa 550 MQ (inclusi gli spazi di distribuzione e gli elementi di comunicazione verticale). I locali in esame sono: Cabina MT/BT, Sala quadri, Cabina Enel, locale misure, UPS, GF, GE, vasca per la riserva idrica antincendio.

Il piano banchina è caratterizzato dal marciapiede per l’imbarco/sbarco dei passeggeri dai convogli. Sono presenti inoltre altri locali tecnici per un totale di circa 640 MQ (inclusi gli spazi di distribuzione e gli elementi di comunicazione verticale), in dettaglio: cabina di ventilazione, Sala elettronica, Locale pompe, vasca per la riserva idrica antincendio, locale macchine ascensore.

La banchina è lunga 90 m e larga 3 m, dotata di due uscite indipendenti che confluiscono in un unico percorso verso l’uscita.

L’accesso ai locali tecnici avviene dal piano banchina e dal piano mezzanino, oppure mediante una scala di servizio collegata con l’esterno, non fniibile dal pubblico.

Il 23 giugno è stata diffusa la notizia con cui si annuncia, per il prossimo settembre, l’inizio dei lavori per il ripristino della linea ferroviaria Palermo-Trapani via Milo.
La notizia è rilevante in quanto questi lavori costituiranno una significativa, seppure parziale, variazione, in termini di priorità, rispetto a quanto previsto nello schema di massima del Piano regionale dei trasporti - Piano Integrato delle Infrastrutture e della Mobilità (PIIM) in corso di aggiornamento. In questo documento di programmazione, sono elencati gli interventi previsti per il settore ferroviario. L’intervento di “Ripristino linea Palermo - Trapani via Milo” è indicato come programmato nell’ambito del Contratto Nazionale di Programma RFI e ad esso è associato il livello di progettazione preliminare. Quest’ultima indicazione andrà aggiornata alla luce del nuovo codice dei contratti (D.Lgs.vo 50/2016) con il quale il primo livello di progettazione, indicato come “preliminare” nel precedente codice, ha adesso la denominazione di “progetto di fattibilità tecnica ed economica”. La sostanza comunque non cambia.
Tra gli obiettivi del PIIM vi è l’esigenza di “velocizzare il sistema ferroviario (anche attraverso azioni di potenziamento), in primo luogo sui collegamenti di media percorrenza, ma senza trascurare la rete secondaria”.

Dal sito RFI apprendiamo che è prossima l'attivazione del nuovo ACC per la stazione di Punta Raisi.
Dal 10/06/2017 ore 09:00 - Stazione di Punta Raisi - Attivazione nuovo ACC
Stazione di Punta Raisi
Alla predetta ora e data di attivazione della presente Circolare, nella stazione di Punta Raisi, invece dell’attuale impianto ACEI, verrà attivato un Apparato Centrale Computerizzato (ACC).
Il piano del ferro, la TE e il segnalamento del nuovo apparato non subiranno modifiche rispetto all’attuale situazione, salvo essere controllati dalle nuove logiche computerizzate dell’ACC stesso. Anche i regimi di esercizio ammessi, EDCO, SPT e J saranno invariati, ma predisposti per il futuro inserimento in CTC/SCC dell’impianto, nel momento in cui si attiverà tale sistema di esercizio nel nodo di Palermo.
Ulteriori piccole novità sono date dall’inserimento delle luci blu ai deviatoi di stazione (art. 69 R.S.), e dalla predisposizione per la segnalazione per movimenti di mezzi d’opera in regime di interruzione su linee in telecomando (“C” luminose, di cui all’Allegato 1.23 R.S.) sugli stanti dei segnali di partenza e protezione. Quest’ultima predisposizione è relativa alla successiva banalizzazione della linea verso Piraineto, non attuata con la presente C.T.. Il Sistema di Supporto SCMT, in linea col nuovo impianto ACC descritto, verrà contestualmente adeguato.