MODELLISMO FERROVIARO AL MUSEO PITRÈ CON SiT
Il 21 dicembre 2020 si è svolta a Palermo la cerimonia di riapertura del Museo Etnografico Siciliano intitolato a Giuseppe Pitrè. Purtroppo, l’attuale contingenza legata alla pandemia ha costretto ad una riapertura condizionata, che non prevede ancora le visite aperte al pubblico, ma è basata sulla serie di spettacoli “Accendiamo una luce al Museo Pitrè” trasmessi in streaming e ispirate alle tradizioni popolari custodite nel Museo Pitrè (LINK).
L’Associazione Sicilia in Treno ha rinnovato la collaborazione con il “Servizio Sistema Bibliotecario e Archivio Cittadino” e, dopo la mostra organizzata nel 2018 per Palermo Capitale della Cultura (LINK), ha fornito un significativo contributo valorizzando l’esordio del modellismo ferroviario tra i beni culturali esposti.
35 anni fa la chiusura dell’ultima linea a scartamento ridotto delle FS
Pubblichiamo un altro racconto, a firma del socio di SIT Giuseppe Trapani, incentrato su un evento di 35 anni fa, la definitiva chiusura della linea a scartamento ridotto che ebbe in Castelvetrano il suo nodo principale. Quella circostanza comportava, oltre all’accantonamento dei rotabili, anche la ridistribuzione del personale che era impegnato a mantenerne l’efficienza … Buona lettura!
Anche se sono passati 35 anni dal 9 dicembre del 1985, ho ancora vivo il ricordo di una per me memorabile giornata di lavoro. Per entrare nell’argomento, andiamo indietro nel tempo.
Da tanti anni si parlava della chiusura della Castelvetrano - Ribera, ultimo tratto ancora in esercizio della linea a scartamento ridotto Castelvetrano – Porto Empedocle – Agrigento. I limiti del trasporto passeggeri e merci, sia in termini di velocità che di capacità, avevano allontanato la clientela generando una sproporzione fra i modesti ricavi e gli alti costi. Dagli anni ’70 inoltre, il miglioramento della viabilità parallela aveva reso insostenibile il confronto per comfort, costo e accessibilità con i servizi gommati e la mobilità individuale.
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Treni turistici e ferrovie locali: la mobilità dolce per un ripartenza green
L'Associazione Sicilia in Treno segnala l'evento online del 22 ottobre (ore 15-17) dal titolo "Treni turistici e ferrovie locali: la mobilità dolce per un ripartenza green" organizzato AMODO (Alleanza Mobilità Dolce), FIFTM (Federazione Italiana delle Ferrovie Turistiche e Museali) e Fondazione Cesare Pozzo.
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Shay a vapore vivo di Enrico Balteri - la lanterna funzionante!
Notevoli progressi sulla Shay che il nostro Socio Enrico Balteri, "maestro artigiano" del vapore vivo, sta realizzando da anni; un lavoro già presentato in queste pagine durante la 29ª Borsa Scambio di EffeModel.
Possiamo ammirare oggi la raffinatezza della miniaturizzazione di alcune componenti della macchina, un vero lavoro da "gioielliere". Impressionante la lanterna, realmente funzionante! Buona visione!
PEDALATA LUNGO LA PALERMO LOLLI – SALAPARUTA
Questa linea, mai entrata in funzione, è nota come “Ferrovia Palermo – Camporeale” poiché sedime ed opere d’arte furono realizzate in effetti solo fino alle campagne in prossimità del comune di Camporeale; nel progetto iniziale, sarebbe dovuta arrivare fino a Salaparuta per poi collegarsi alla rete delle complementari sicule innestandosu sulla ferrovia Castelvetrano-Santa Ninfa-Salaparuta-San Carlo-Burgio.
Il progetto iniziale fu realizzato alla fine del XIX secolo, e fu più volte modificato durante gli anni, ridisegnando il tracciato anche a distanza di breve tempo. La linea non entrò mai in funzione nonostante le opere realizzate, ed oggi esiste ancora un dibattito sul fatto se una parte iniziale fu effettivamente armata con i binari o meno.
Il tempo intercorso dall'inizio dei lavori della linea al suo abbandono si può constatare ammirando come siano cambiati gli stili architettonici dei portali delle gallerie, dei viadotti e dei muri. Questo vale anche per i caselli e le stazioni, che sono state realizzate con almeno tre diverse tipologie standard. E' infatti possibile riconoscere Stazioni Principali (le più grandi), Stazioni Secondarie (in prossimità dei centri minori), Fermate, presenti prevalentemente nelle zone rurali. Naturalmente sono anche presenti numerosi Caselli (posti a circa 2 km l’uno dall’altro), in alcuni casi ristrutturati ed adibiti ad abitazioni, in altri totalmente in abbandono e degradati.
L’inizio della nostra pedalata parte dalla Stazione Lolli di Palermo, da cui la linea sarebbe dovuta originare. Seguire il tracciato cittadino è oggi molto difficile, poiché l’espansione della città dagli anni ‘30 del secolo scorso ad oggi ha di fatto cancellato la quasi totalità del sedime: esso risulta adesso in parte utilizzato come strade cittadine o ricade all’interno di proprietà private. Nella galleria fotografica allegata a questo mio articolo ho cercato di raccogliere alcune delle infrastrutture e opere d’arte ancora presenti.
Inoltre nei file allegati e scaricabili, troverete due tracce in GPX (formato Garmin): la traccia della linea originale, e quella del percorso in bicicletta che cerca il più possibile di percorrere il tracciato, ove possibile, o di seguirlo nelle immediate vicinanze dove esso non è più percorribile.