In vista di una possibile riapertura della linea Alcamo Diramazione - Trapani[1], con questo articolo si ripercorrono i momenti cruciali della realizzazione della tratta, grazie agli articoli di Armando Troni e dell’Ing. Mauro Garofoli dell’Ispettorato Ferrovie, Tranvie e Automobili. Si è, dunque, cercato di riportare in modo fedele le notizie e le informazioni raccolte nel 1937, anno di avvio dei collegamenti tra i due capoluoghi di provincia.
Nel 1937, la Sicilia è «il centro dell’Impero», un «centro ideale tra la Madre Patria»[2] ed i nuovi territori conquistati in Africa. Si affida all’isola un ruolo fondamentale nello scacchiere strategico internazionale: l’Italia non vuole esser seconda a nessun’altra Nazione nel dimostrare la propria supremazia coloniale. Inoltre, il fascismo cerca di rinsaldare il proprio legame con la Sicilia. In quegli anni si costruiscono opere pubbliche, arterie stradali e si sviluppa un’ampia rete ferroviaria a scartamento ordinario e ridotto ma raggiungere Trapani e la zona occidentale è ancora un viaggio fin troppo lungo che è garantito da una linea di ben 195 km che tocca Castelvetrano, Mazara e Marsala.

Pubblichiamo la traduzione di un articolo pubblicato da “Reporterre - le quotidien de l’écologie” il 2 luglio 2020 (LINK) a firma di Marie Astier.
Si tratta di una iniziativa della Società cooperativa Railcoop (https://www.railcoop.fr/) che si è costituita per riportare l’esercizio ferroviario su linee che erano parte dell’infrastruttura nazionale ma che SNCF ha abbandonato.  Railcoop è presente anche su Facebook (LINK).
Vi invitiamo a leggere l’articolo per gli spunti molto interessanti che offre circa la concreta possibilità di avviare iniziative analoghe anche nel campo delle ferrovie turistiche. Ricordiamo in proposito che successivamente all’approvazione della L. 2 agosto 2017 n. 128 per le ferrovie turistiche in Italia si è avviata l’attività, tuttora in corso, volta a costituire il corpo regolamentare attuativo necessario a definire tutte le norme e disposizioni che devono regolare questo nuovo settore, a artire dalle specifiche e originali caratteristiche che lo differenzia sostanzialmente dall’ordinario esercizio ferroviario.
Tra gli spunti di maggiore interesse è certamente la modalità scelta per aumentare il capitale disponibile: il reclutamento di nuovi soci attraverso l’acquisto di quote, ciascuna del costo di 100 euro (LINK).

Nei mesi scorsi è andata in onda, in Gran Bretagna, la settima stagione del programma "Great Continental Railways Journeys" (trasmesso, fino alla serie precedente, anche in Italia, su RAI5); la quarta puntata ha fatto tappa in Sicilia. Ricordiamo che "Great Continental Railway Journeys" è una serie di documentari televisivi britannici presentata da Michael Portillo, il quale esplora le reti ferroviarie dell'Europa continentale usando come guida una copia datata della Continental Railway Guide di Bradshaw, descrivendo come i luoghi che visita siano cambiati dall'epoca edoardiana. La prima serie è stata originariamente trasmessa su BBC Two nel 2012 e la settima serie è stata trasmessa per la prima volta nel 2020.

Per la quarta puntata, ambientata in Sicilia, è stata contattata Sicilia in Treno che ha fornito, con una intensa corrispondenza preliminare, spunti e informazioni volti ad aiutare la casa di produzione ad 'inquadrare al meglio il tour sull'isola. Una collaborazione apprezzata e culminata, all'atto delle riprese, sia con una intervista, lungo il viaggio da Palermo ad Agrigento, del Presidente della associazione, Andrea Bernasconi (assistito, nella ricerca dei contenuti da sviluppare, dai soci Cesare Calcara, Luigi Militello, Fabio S. Marineo), sia soprattutto con la decisione di SiT di ospitare tutta la troupe a bordo del primo treno storico organizzato dalla associazione, evento reso possibile grazie alla Ferrovia Circumetnea e con il fondamentale supporto degli amici del Gruppo Spontaneo Fremo Catania; visti i buoni rapporti intrapresi con la produzione del programma, si è voluto accogliere l'ospite con il meglio che la Sicilia ferroviaria potesse offrire. La data del treno storico organizzato da SiT (infrasettimanale) è stata scelta proprio per permettere a Michael Portillo di chiudere "in bellezza" la puntata del programma, a bordo della famosa "littorina" FCE ALn 56.06; troverete la cronaca di questa meravigliosa esperienza in queste pagine (si veda: Diari di viaggio - gita sulla littorina FCE - il primo treno storico di SiT, ospite M. Portillo ).

Sicilia in Treno si augura che venga proiettata presto anche sugli schermi italiani la settima stagione di questo interessante programma.

Sicilia in Treno propone, in formato PDF, uno studio delle Ferrovie dello Stato risalente al 1994 per la allora Provincia di Palermo, riguardante la possibilità di realizzare un sistema tranviario intercomunale sul tracciato Palermo-Monreale riutilizzando parzialmente il sedime della mai realizzata ferrovia Lolli-Camporeale. La relazione generale di questo interessantissimo studio è stata sviluppata come “parte integrante della progettazione per il collegamento tranviario intercomunale Palermo – Monreale” e costituiva di fatto “lo studio preliminare Tecnico Economico per consentire alla committenza di valutare l'opportunità̀ di finanziare l'opera”.

La Relazione Generale si articolava sui seguenti aspetti:

  1. CONSIDERAZIONI GENERALI
  2. FINALITÀ' DELL'INTERVENTO
  3. BACINO D'UTENZA
  4. PROPOSTA PROGETTUALE
  5. EVENTUALE INTEGRAZIONE CON IL SISTEMA TRAM

L’Associazione Sicilia in Treno (SiT), manifestando piena solidarietà e condivisione, rilancia sul proprio sito una dichiarazione del socio Ing. Giovanni Saccà , dato che - a seguito della notizia, riportata da importanti organi di informazione nazionali, che è stata avviata presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti l’analisi tecnica di una proposta progettuale che fa riferimento agli studi dell’Ing. Giovanni Saccà - troppe inesattezze, non tutte in buona fede, sono state scritte arrivando ad usare, purtroppo, anche molte espressioni irriguardose.

Ecco dunque la dichiarazione, che fornisce un sintetico riepilogo per ciò riguarda le attività e gli studi dell'Ing. Saccà legati alla vicenda: