In questo articolo vi presentiamo per la prima volta una delle opere realizzate per il costruendo "Plastico Bernasconi", un impianto che, nelle intenzioni dei proprietari, in futuro, in previsione di una revisione strutturale che ne renderebbe i moduli atti anche al trasporto e all'uso in esterni, potrà essere messo a disposizione di Sicilia in Treno.

L'IDEA

La rimessa locomotive alla quale mi sono ispirato è simile nell’architettura a quella presente (e, ahimè, dismessa) nella stazione di Chiavenna, impianto da cui ho mutuato altre idee per successive realizzazioni. I disegni e le dimensioni invece sono stati ricavati utilizzando come base le tavole presenti nel bellissimo archivio di rotaie.it: questo sito ha infatti un database ricchissimo dal quale personalmente ho spesso attinto. La rimessa è stata realizzata immaginando una sua costruzione nei primi anni del ‘900 per il ricovero di macchine a vapore ma soprattutto elettriche dalle piccole dimensioni (trifase?), usate per anni come rinforzo e spinta ai treni che dovevano arrampicarsi verso il confine e che quindi stazionavano sul piazzale in attesa di servizio. Un piccolo deposito come tanti, munito di fossa di ispezione, piccola officina e binari di accesso alla piattaforma girevole. Un impianto portato a nuova vita dalla classica associazione Ferramatoriale...

Inauguriamo il nostro canale YouTube pubblicando un primo video (fotografia e montaggio ad opera del socio Sergio Gargagliano) che immortala il IV Fremo Meeting di Catania. Immagini che testimoniano le notevoli dimensioni del plastico modulare Fremo dei nostri amici catanesi e il fascino delle ferrovie in scala. Ricordiamo a tutti voi che, qualora voleste sottoporci dei video per vederli pubblicati sulle nostre pagine, potete contattare direttamente il sottoscritto, referente per le Pubbliche Relazioni di SiT. Trovate la mia email nell'area "Contatti". Buona visione!

Il IV FREMO meeting organizzato a Catania il 29 e 30 ottobre dal Gruppo Spontaneo FREMO Catania ha visto la partecipazione anche di una delegazione di SiT, composta da 5 soci e da un amico, anche lui esperto e appassionato modellista ferroviario. In particolare, la delegazione era formata da Donato Atti, Sergio Gargagliano, Massimiliano Lofria, Settimo Marineo e Paolo Simon, con la ulteriore presenza di Antonio Fiandaca.

La nostra delegazione ha partecipato alla sessione della domenica mattina, 30 ottobre, e il verbo “partecipare” è in questo caso quanto mai appropriato, dato che non si è trattato affatto di una semplice visita ma i soci si sono impegnati a gestire il traffico dell’intero impianto sotto lo stringente coordinamento di Michele Marletta e la supervisione assolutamente essenziale di Andrea Picard, che ha costituito di fatto la figura del “certificatore qualità FREMO”.

Possiamo dire con una certa soddisfazione che SiT ha superato l’esame!

In occasione del 125° compleanno della Stazione Palermo Lolli, nei locali della Associazione InContemporanea, siti in via Whitaker 3 a Palermo, è stato esposto il plastico in scala N raffigurante la totalità dell'area ferroviaria compresa fra via Dante Alighieri e via Malaspina; per il diorama, realizzato nel 1999 da Gianpaolo e Antonio La Colla, è stata scelta la scala N (scartamento standard di 9 mm, da cui deriva il nome della scala, appunto “N”ine) perché essa rappresenta un ottimo connubio tra il realismo che si sarebbe riuscito ad ottenere nella riproduzione dei fabbricati, e l’ampiezza non indifferente rappresentata dal complesso fascio binari al pieno del suo sviluppo. 
Impressionante la cura nella realizzazione del fabbricato viaggiatori cosi come tutti i restanti padiglioni ed edifici ferroviari presenti che un tempo servivano la Lolli, dallo scalo merci alle rimesse e officine (comprese quelle che sarebbero dovute servire alla linea a scartamento ridotto verso Salaparuta). Un complesso insieme di fabbricati dalle architetture raffinate e dal valore, in termini di archeologia industriale, indiscutibile, a tutt'oggi di proprietà del Gruppo Ferrovie dello Stato (solo il F.V. risulta venduto), che ci si augura, una volta terminati i lavori del raddoppio del Passante Ferroviario di Palermo, possano trovare una nuova vita che contempli la rivalorizzazione e il riutilizzo a scopi culturali, come ad esempio già fatto  per le Office Ducrot di Palermo o per l’ex deposito locomotive di S. Erasmo.

Bentrovati a tutti i lettori di SiT. Ho il piacere di presentarmi come responsabile dell’area “modellismo” della associazione raccontandovi, con un mio primo articolo, la digitalizzazione del modello in scala H0m della R302 di TecnoTren, al vero la regina a vapore dello scartamento ridotto FS, utilizzata sulla rete Sicula e nelle colonie.

La locomotiva oggetto dell'intervento si presenta con una solida base meccanica, cosa insolita per una riproduzione artigianale, ciò perché lo chassis, le sale e la distribuzione sono derivati da un modello commerciale in scala N della Fleischmann, motivo per il quale il biellismo non è purtroppo fedele alla macchina al vero.

La cassa in metallo è ben realizzata ed è assemblata in modo da comporre un unico e solido elemento; questo dettaglio ha semplificato molto l’ispezione e l’analisi preventive necessarie ad operare per aggiungere il decoder senza troppe difficoltà. Togliere la cassa dal telaio è stato semplicissimo, vi sono solo 2 viti, una sotto la cabina e l’altra sotto il carrello anteriore.

Smontata così macchina sono stati verificati il sistema di captazione e gli spazi per inserire il decoder: in particolare si è notato che dietro la riproduzione del forno c’è una nicchia che può accogliere il piccolo ma potente decorder Uhlenbrock 73100, in grado di reggere un carico dal motore di 1 A, più che adatto ai nostri scopi.

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