In questo articolo vi presentiamo per la prima volta una delle opere realizzate per il costruendo "Plastico Bernasconi", un impianto che, nelle intenzioni dei proprietari, in futuro, in previsione di una revisione strutturale che ne renderebbe i moduli atti anche al trasporto e all'uso in esterni, potrà essere messo a disposizione di Sicilia in Treno.

L'IDEA

La rimessa locomotive alla quale mi sono ispirato è simile nell’architettura a quella presente (e, ahimè, dismessa) nella stazione di Chiavenna, impianto da cui ho mutuato altre idee per successive realizzazioni. I disegni e le dimensioni invece sono stati ricavati utilizzando come base le tavole presenti nel bellissimo archivio di rotaie.it: questo sito ha infatti un database ricchissimo dal quale personalmente ho spesso attinto. La rimessa è stata realizzata immaginando una sua costruzione nei primi anni del ‘900 per il ricovero di macchine a vapore ma soprattutto elettriche dalle piccole dimensioni (trifase?), usate per anni come rinforzo e spinta ai treni che dovevano arrampicarsi verso il confine e che quindi stazionavano sul piazzale in attesa di servizio. Un piccolo deposito come tanti, munito di fossa di ispezione, piccola officina e binari di accesso alla piattaforma girevole. Un impianto portato a nuova vita dalla classica associazione Ferramatoriale...

Materiali usati:

  • forex da 5mm di spessore
  • listelli di legno 3mmx3mm
  • listelli di legno 2mm diametro
  • legno compensato 1mm di spessore
  • foglio poliuretano
  • lastre di ottone da 0,3mm di spessore
  • lucidi per lavagne luminose
  • stucco per legno
  • un rotolo di carta per quadri ad olio
  • cartoncino sottile (0,2-0,3mm, da recupaerare da confezioni alimentari)

Colori:

  • Maimeri: giallo Ocra, Bianco, Nero.
  • Cytadel: mitrhil, Brown Ink, Black Ink.

Collanti:

  • Colla vinilica
  • Attack.

STRUTTURA

E’ stato il primo fabbricato costruito per questo plastico, e la prima esperienza con il forex. La muratura è appunto stata ricavata da un foglio di forex da 5mm di spessore, opportunamente tagliato con un cutter di buona qualità. Le luci sono state arricchite da cornici ricavate, per questa esperienza, da polistirolo tagliato a caldo in fascie, usato prima che facessi pratica col taglio del cartoncino (presenterò altre realizzazioni in articoli futuri, con cornici stampate su carta spessa e ritagliate); La scelta del materiale è stata dettata dalla necessita di ottenere degli intonaci che seguissero docilmente le curvature delle finestre. Anche le mensole delle finestre sono stare ricavate da sottili lamine di polistirolo ricavate da taglio a caldo. I muri di forex, una volta rifiniti i contorni e creati i fori, sono poi stati incollati con colla cianoacrilica, che su questo materiale ha una resa davvero eccezionale. Lo stesso collante è stato rifinito per le cornici in polistirolo.

Realizzato il corpo dell’edificio, per l'alloggiamento delle travi della copertura ho creato degli scassi da 3mm di larghezza sulla sommità dei muri con un miniflex dremel (il forex non si scioglie ma crea truciolo), quindi ho costruito il tetto: questo è stato realizzato con listelli di legno scuro, profilo quadrato da 3 mm, incollato, elemento per elemento, con colla vinilica. Sopra questo telaio è poi stato incollato del compensato da 0,75mm di spessore, a simulazione delle falde. Su esse, con una certosina opera, è stato poi realizzato il caratteristico tetto in lastre di beola, tipico delle zone alpine lombarde. Le lastre sono state ricavate da carta per quadri ad olio (ruvida, ideale per simulare le piccole irregolarità superficiali delle lastre e ottimo per assorbire colori ad acqua in modo irregolare), tagliata prima in strisce e poi sminuzzata. In pratica, ho incollato singola lastrina per singola lastrina... un lavoraccio che mi ha portato via parecchio tempo. Ma credo che il risultato sia davvero, davvero soddisfacente (si veda foto comparative del tetto al vero con la riproduzione).

Gli infissi, i tombini e altri elementi (come i tabelloni) sono invece stati realizzati mediante fotoincisione casalinga (anche qui si è trattato della prima esperienza), ricalcando sempre i disegni trovati su rotaie.it nel caso delle finestre, o disegnando personalmente il resto degli elementi. I portoni sono realmente apribili grazie a delle microcerniere derivate dal modellismo navale, prodotte dalla ditta Amati.

Soddisfatto della realizzazione del tetto, anche il piazzale in basolato (riprodotto in prima battuta incidendo il forex) è stato realizzato con carta per dipinti a olio... ed anche qui, si è trattato di tagliare ed incollare basola per basola, con colla vinilica, sul piano realizzato con forex da 5mm.  La fossa di visita invece è fatta con cartoncino tagliato, incollato e stuccato.

L’affogatura dei binari sul piazzale è stata fatta con cemento nero per fughe, che simula molto bene l’asfalto.

Tutta la struttura e poi stata rifinita con particolari vari come i reggineve sul tetto (realizzati in fotoincisione), scoli per l’acqua, in cartoncino dipinto, e quant’altro.

COLORAZIONE

i colori che ho usato sono di tipo acrilico, di due marche: per grosse superfici mi rifaccio alla ditta Maimeri (abbr. MAIM) che offre una gamma notevole di colori, di ottime tonalità. Per i lavori di fino invece consiglio a tutti i Cytadel (abbr. CYT), colori nati per le miniature fantasy ma che hanno una qualità davvero superiore a tante altre case blasonate del settore modellistico.

Il colore dei muri è composto da una mistura di giallo ocra e bianco MAIM, passato tre volte. Il tetto è invece realizzato con una miscela base realizzata con bianco e nero MAIM e color mythril CYT, passato diluito sulla carta da olio. Poi il tutto è stato rifinito con pennellate molto diluite di inchiostro brown CYT, per dare quel senso “rugginoso” tipico della beola. Stessa mistura, ma in dosi e diluizioni diverse, per riprodurre la pavimentazione del piazzale. Per il legno ho usato invece terre colorate. Gli infissi sono stati verniciati in grigio a spruzzo, con una vernice per carrozzieri (molto resistente).

Vi lascio ora alle foto, buona visione!

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