Il IV FREMO meeting organizzato a Catania il 29 e 30 ottobre dal Gruppo Spontaneo FREMO Catania ha visto la partecipazione anche di una delegazione di SiT, composta da 5 soci e da un amico, anche lui esperto e appassionato modellista ferroviario. In particolare, la delegazione era formata da Donato Atti, Sergio Gargagliano, Massimiliano Lofria, Settimo Marineo e Paolo Simon, con la ulteriore presenza di Antonio Fiandaca.
La nostra delegazione ha partecipato alla sessione della domenica mattina, 30 ottobre, e il verbo “partecipare” è in questo caso quanto mai appropriato, dato che non si è trattato affatto di una semplice visita ma i soci si sono impegnati a gestire il traffico dell’intero impianto sotto lo stringente coordinamento di Michele Marletta e la supervisione assolutamente essenziale di Andrea Picard, che ha costituito di fatto la figura del “certificatore qualità FREMO”.
Possiamo dire con una certa soddisfazione che SiT ha superato l’esame!
Gli ormai abituali locali ex-mensa della IMPA sono, come è noto, occupati da un grande impianto ferroviario interamente realizzato mediante la composizione di numerosi moduli costruiti secondo le norme FREMO, a formare la riproduzione di una rete ferroviaria assolutamente realistica. Sono presenti infatti linee termiche e linee elettrificate, impianti ferroviari di vario livello, dalle semplici fermate alle stazioni con deposito e rimesse, e tanto altro. Tra le immagini allegate vedrete lo schema dell’intero impianto che, come si nota, ad una estremità prevede la stazione di Grenze, nella quale è stato realizzato un interessante interscambio con la rete a sistema Marklin. Sottolineiamo la arguzia di Fabio Nuzzaci, uno dei promotori e motori del Gruppo Spontaneo FREMO Catania, che ha assegnato alla stazione di interscambio il nome Grenze che in tedesco significa … “confine”!
La gestione del traffico dell’intero impianto è stata assolta secondo i protocolli FREMO, ricoprendo i vari ruoli attivi con compiti assegnati mediante la consegna ai macchinisti di un fascicolo contenente le schede treno per la intera sessione e la consegna ai capostazione delle schede movimento relative al loro impianto. In questo modo si riproduce, su un impianto in scala H0 nel modo più fedele possibile l’esercizio ferroviario reale.
L’orario, o meglio “la giornata”, è gestita via PC, con un orologio che accelera il tempo con un fattore 8, così da ridurre una giornata in 3 ore di esercizio e di grande divertimento.
Chi esegue il ruolo di capostazione, come è capitato al sottoscritto, ha un ruolo non semplice: deve consultare l’orario con i treni di giornata e fare in modo che siano puntuali nelle partenze e negli arrivi, compito complicato se ci si vuole attenere fedelmente alla realtà. Occorre dare le indicazioni corrette ai macchinisti azionando adeguatamente i segnali (rosso, verde, rosso/giallo, ecc), consultarsi telefonicamente (con veri telefoni!) con le altre stazioni per avere il via libera e verificare che i macchinisti svolgano bene il loro “lavoro”, anche questo importante.
I macchinisti devono fare viaggiare i convogli loro assegnati secondo le tracce orario ricevute utilizzando i palmari che comandano in remoto i decoder a bordo delle motrici (tutto l’impianto è gestito infatti in digitale). Devono inoltre effettuare, quando previste nelle schede treno, le manovre per i treni merci da assemblare o tagliare, così come per i treni passeggeri con più sezioni, gestendo questa attività con il capostazione di competenza per verificare e decidere dove fare sostare il materiale rotabile.
Altro particolare succoso, per chi ha effettuato i treni merci: sono state create le schede con i carri da prendere e lasciare al responsabile nelle stazioni dove si sono effettuati tagli o composizioni, come al vero.
Sul principio tutte queste regole da seguire in orario, che possono sembrare banali, hanno presentato alcune difficoltà, legate anche ad alcune inefficienze che si sono manifestate lungo l’impianto, evidentemente messo a dura prova dalle sessioni precedenti. Il sangue freddo e le idee chiare di Michele da una parte e l’infaticabile azione di Andrea, insieme alla concentrazione ed attenzione dei soci di SiT impegnati, hanno consentito di superare brillantemente anche i più complicati imprevisti, che sono diventati anzi occasione di ulteriore realismo gestionale, per le soluzioni di volta in volta adottate con l’effetto di interferire al minimo con il traffico programmato.
Non sono mancati alcuni gustosi siparietti, ad esempio con Andrea Picard, che si prodigava da una parte all’altra dell’impianto a verificare che tutto andasse bene e non mancava di “cazziare” gli autori di pur minime inesattezze, non tollerando (giustamente!) il benchè minimo ritardo di un treno.
A fine sessione eravamo stanchi ma felici ed entusiasti.
Esaurito l’impegno dettato dall’orario regolare ci siamo concessi, insieme agli altri amici presenti, qualche “treno speciale” con i nostri convogli. In particolare hanno fatto bella mostra di sé l’Orient Express nella livrea originaria marrone/crema Anni che fu modificata nel 1932 in quella forse più nota, blu con riporti in oro; una riproduzione del “Peloritano” sezione Palermo, con carrozze tipo UIC Z nella livrea arancio Eurofima; un sorprendente (come minimo!) convoglio ALBANESE, curioso treno di ferrovie disastrate, interessante perché al vero è effettivamente composto con carrozze tipo ’59 ed UIC-X ex-FS.
Infine, su un breve tratto di binario costituito con i primi moduli di quello che sarà, a detta degli amici del Gruppo FREMO, la sezione a scartamento ridotto, ha fatto bella mostra di sé la R302 di TecnoTren digitalizzata dal sottoscritto e che è stata proprio per questo oggetto di uno specifico articolo.
Posso dire con una certa soddisfazione che questa realizzazione ha suscitato vivo interesse ed apprezzamenti da parte di due abili modellisti come sono Andrea e Fabio. (FOTOGRAFIE)
Siamo già in attesa di una prossima occasione per ripetere questa entusiasmante esperienza.
Il sistema FREMO con spazi adeguati come sono quelli di cui dispone il Gruppo di amici catanesi, la presenza di modellisti ed appassionati motivati, sono ingredienti che possono dare luogo a grande divertimento ed offrono allo stesso tempo l’occasione di confrontarsi per migliorarsi costantemente in questa nostra passione.
Grazie agli amici del Gruppo Spontaneo FREMO Catania che ci hanno regalato una giornata indimenticabile. Vi lasciamo alle foto scattate dal socio Sergio Gargagliano.