I carri FS a scartamento ridotto attualmente esistenti

Continuiamo con la "presentazione" dei mezzi a scartamento ridotto. Ricordiamo a tutti che questo database, lungi dal voler essere un mero elenco di mezzi ferroviari delle ridotte sicule, è stilato in base a ciò che ancora oggi esiste. Facciamo una rapida carrellata sui carri Prnz 68.100, con riferimento ai due veicoli sopravvissuti, presenti e vincolati a Castelvetrano, mezzi che un domani potrebbero costituire parte di un parco rotabili storico di una linea turistica.


Uno dei maggiori problemi sulle linee a scartamento ridotto si presentava quando il trasporto delle merci comprendeva, necessariamente, un trasbordo delle stesse tra i due sistemi ferroviari (dalla rete nazionale a quella completementare e viceversa); quando infatti i prodotti dovevano essere spediti o ricevuti in altre località siciliane non servite dalla rete a S.R. o inviate nel resto della nazione, si rendeva necessario il trasbordo, una procedura lenta e faticosa, spesso soggetta al danneggiamento o alla dispersione delle merce.
I carri a scartamento ridotto Prnz 68.100, costruiti negli anni '60 (tre pianali: Prnz 68.100-102), furono realizzati proprio per evitare questa complicata procedura: in un epoca in cui non esistevano ancora i container questi particolari mezzi permisero il trasbordo e la circolazione diretta sulla rete complementare sicula a scartamento ridotto di carri a scartamento ordinario a due assi, di passo fino a 6,10 m e peso assiale fino a 18 t.
Il servizio, per questioni di sagoma limite, venne limitato al solo tratto Castelvetrano-Sciacca che risulta privo di gallerie.