Il secondo appuntamento primaverile della Borsa Scambio organizzata dai fratelli Filippone, che gestiscono il negozio Effe Model di via Zandonai, ha confermato la bontà della scelta di “raddoppiare” l’ormai classico appuntamento invernale. Infatti, anche in questa occasione si è registrata una ottima partecipazione, pur in presenza di tante altre iniziative e manifestazioni sportive e del tempo libero in città.
Per l’Associazione Sicilia in Treno, in particolare, è stata l'occasione per mostrare i progressi raggiunti nell'uso della stampa 3D in resina da parte di alcuni soci. In particolare, Andrea Bernasconi ha portato il prototipo, interamente stampato in casa in ogni sua componente (vetri compresi!), della RALn 60, automotrice che ha fatto la storia delle ferrovie italiane e che ha solcato per decenni i binari delle ferrovie a scartamento ridotto in Sicilia.

Il modello esposto (la cui cassa di prova è stata stampata e verniciata in tempo record dal socio Nino Zichittella in previsione di questo appuntamento modellistico), in scala H0m, è stato interamente progettato, in ogni sua parte - meccanica, ingranaggi, trasmissione, carrelli, cassa, interni, impianto elettrico e ottico - da Bernasconi, partendo dal contributo di Zichittella, il cui precedente lavoro è servito come base di partenza INDISPENSABILE per sviluppare e affinare, usando poi disegni FS e foto della macchina al vero, la geometria del modello.
Sul piano estetico, questo sforzo congiunto ha restituito le tipiche, complesse forme arrotondate della RALn 60 (si è scelto di riprodurre la unità 11 in quanto la macchina, tuttora esistente e oggi custodita a Castelvetrano, ha un significato particolare per tutta l’Associazione Sicilia in Treno).
La sfida maggiore però è stata realizzare "in house" una meccanica affidabile, "da plastico", lasciando l'abitacolo libero. Sulla precedente esperienza maturata da Bernasconi con la locomotiva LC21 (esposta anch'essa alla mostra) è nato un telaio basso con doppia motorizzazione e rinvio ai carrelli tramite un inedito, minuscolo doppio giunto cardanico; con tale soluzione la macchina, (digitalizzata grazie a un comodo portello inferiore che dà direttamente sulla presa NEXT18 su cui va inserito il decoder), in testing, offre un buon minimo, regolarità di marcia e non ha incertezze su curve a raggio minimo di 30 cm e su deviatoi di raggio stretto, pur mantenendo la riproduzione integrale delle "gonne" fin sul carrello, anch'esso parzialmente riprodotto.
Questo prototipo servirà per affinare il modello "di serie". L'intenzione è infatti quella di arrivare a proporre una piccola tiratura di pezzi (si sta lavorando sui processi per ottimizzare ed economizzare la produzione), sperando così di accontentare chi vorrà possedere una RALn 60 in miniatura … nella speranza di poterne rivedere in funzione un giorno una vera!
A corredo dell’articolo alcune immagini della borsa scambio, con il modello della RALn 60, molto apprezzato anche da Carmelo Filippone oltre che dai numerosi visitatori e dagli amici di SiT che lo hanno potuto apprezzare attraverso le immagini pubblicate su Facebook.
Altre immagini mostrano il plastico modulare assemblato per l’occasione, con l’ampio fascio binari di “Alpinia Smistamento”, che ha consentito di riprodurre una realistica circolazione di convogli con composizioni realistiche.
Ringraziamo i fratelli Filippone per l’ospitalità e le attenzioni rivolte all’Associazione Sicilia in Treno, nonchè per i lgraditissimo omaggio.

 

 

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