Il nuovo tema di SiT è dedicato alla storia del tram di Palermo, tornato in effetti di attualità con l’inizio dell’esercizio delle nuove linee avvenuto il 30 dicembre 2015.
Pochi, anzi pochissimi, lo ricorderanno ma il tram è stato presente nelle vie di Palermo nella prima metà degli anni del XX secolo e più precisamente dal 1899 al 1946. La prima linea ad entrare in esercizio fu la Piazza Bologni – Rocca nel maggio del 1899, seguita dopo pochi mesi dalla Piazza Marina – Romagnolo e dalla Piazza Indipendenza – Porta Reale. Nel 1900 vennero aperte nel mese di maggio la Piazza Marina – Acquasanta, nel mese di giugno la Piazza Marina – Noce , a luglio la Piazza Indipendenza – Ucciardone e la Ucciardone – Falde, e a settembre la Ucciardone – San Lorenzo. Sempre nel 1900 la Piazza Bologni – Rocca fu prolungata fino a Monreale e per superare il rapido dislivello presente nella salita della strada provinciale fu realizzato un sistema con due carri collegati da una fune che svolgevano  uno la funzione di carro freno per il tram in discesa e l’altro la funzione di carro spinta per il tram in salita. Infine a febbraio del 1901 entrò in esercizio la Piazza Rivoluzione – Torrelunga.

La società che aveva costruito queste linee era la SSTO “Società Sicula Tramways Omnibus”, la stessa che già dal 1878 gestiva il trasporto pubblico a Palermo con omnibus e tram a cavalli. In effetti le linee percorse dai nuovi tram elettrici, di costruzione tedesca Man, erano la trasformazione con nuovo armamento dei vecchi percorsi con tram a trazione con cavalli.
Nel 1904 la SSTO cambiò ragione sociale in SSIE “Società Sicula Imprese Elettriche” e a giugno del 1908 attivò la linea Piazza indipendenza – Porrazzi.
Agli inizi del novecento e precisamente nel 1906 un gruppo di imprenditori palermitani aveva avviato un progetto per la riqualificazione delle paludi di Mondello che comprendeva anche il collegamento tramite linee tramviarie con la città. Così nel mese di giugno del 1912 entrarono in esercizio le prime tre linee della Società Italo Belga “Les Tramways de Palerme” e precisamente la Stazione Centrale – Leoni, la Stazione Centrale – Politeama – Zisa e la Stazione Centrale – Politeama – Ucciardone – Acquasanta; ma l’ultimo tratto da via Montepellegrino per via Montalbo fino all’Acquasanta non fu più realizzato mentre a novembre 1912 fu ultimata la linea da via Montepellegrino per Mondello prolungata a luglio del 1916 fino a Partanna.
Nel giugno 1914 la SSIE prolungò la linea da San Lorenzo fino a Tommaso Natale e Sferracavallo.
La crisi successiva al 1° conflitto mondiale vide le due società in difficoltà. La SSIE cedette nel 1925 le sue linee alla UTETS “Unione Trazione Elettrica e Trasporti della Sicilia” che successivamente nel dicembre del 1929 acquisì anche le linee della società italo belga e divenne così la sola impresa a gestire il trasporto pubblico a Palermo.
Già dal 1922 furono presenti in città i primi servizi di trasporto pubblico gestiti con autobus e a febbraio del 1930 la SAIA “Società Anonima Industria Autobus” iniziò i servizi di linea a Palermo con 14 linee spesso in concorrenza con i tram della UTETS. Nel maggio 1932 venne finalmente approvata dal Comune una nuova pianificazione delle linee per le due società a vantaggio di tutta la cittadinanza.
Nel mese di giugno 1933 la UTETS mutò il nome in “Tramvie di Palermo”. Ma stava già per iniziare il periodo di decadenza del tram a Palermo e infatti dopo pochi anni e precisamente ad agosto 1939 i suoi dirigenti deliberarono in sostituzione della rete tramviaria la creazione di una moderna rete di filobus, che poi fu realizzata sotto la gestione SAST “Società Anonima Siciliana Trasporti” subentrata alla Tramvie di Palermo nel dicembre 1940.
La difficoltà di approvvigionamento di materiali e ricambi durante il secondo conflitto mondiale rallentarono la conversione delle linee tramviarie in linee filoviarie che si conclude nel 1946 con la trasformazione in filoviarie delle linee 14 per Mondello, 15 per Partanna e 16 per Valdesi.
Con questo nuovo tema SiT intende aggiungere un altro importante tassello alla ricostruzione della storia ferro-tranviaria della Città di Palermo.