Il fabbricato viaggiatori della stazione di Palermo Lolli fu inaugurato il 27 ottobre 1891. Ricorrono quindi al momento della pubblicazione di questo articolo i 125 anni dalla inaugurazione.
Nel precedente articolo sulle origini della stazione Lolli (clicca qui) si è evidenziato come si arrivò alla costruzione dell'edificio che oggi possiamo raggiungere accedendo alla omonima piazza dalle varie vie che in essa confluiscono. Al momento della inaugurazione in effetti il tessuto viario non era ancora sviluppato e la piazza poteva essere raggiunta soltanto dall’attuale via Dante, che allora si chiamava, guarda caso, via Lolli. Il prolungamento delle vie Cannatella e Boscogrande (ora rispettivamente via Ferrara e via Marconi) oltre la via Malaspina doveva ancora essere realizzato insieme alla urbanizzazione, con la costruzione degli edifici che adesso cingono piazza Lolli (Fig. 1).
In questo articolo, in occasione della ricorrenza del 125° anniversario della inaugurazione, intendiamo fornire un quadro storico relativamente al fabbricato viaggiatori che tuttora, a dispetto dello stato di abbandono in cui versa, domina con la sua elegante mole una delle principali piazze della città di Palermo, anche essa a lungo mortificata nel suo impianto dall’impatto del cantiere per la costruzione del Passante Ferroviario di Palermo.
La Società per la Ferrovia Sicula Occidentale, che gestì la linea per Trapani alla sua apertura, intendeva avvalersi della stazione centrale come terminale palermitano, mediante apposito accordo con la Società per le Strade Ferrate della Sicilia che gestiva quella stazione. Ma questo accordo in effetti non venne stipulato nel momento in cui iniziò l’esercizio e pertanto nel 1882 fu costruito un edificio che svolgesse il ruolo di stazione di testa della linea a Palermo. Tale edificio, però, doveva risultare particolarmente inadeguato se quando fu sostituito dall’attuale fabbricato viaggiatori il Giornale di Sicilia lo definì una “indecente catapecchia”.
Circa la effettiva utilizzazione del collegamento della linea per Trapani con la stazione Centrale attraverso il Bivio Madonna dell’Orto, sembra che soltanto nel 1882 fu possibile attestare i treni provenienti da Trapani a Palermo Centrale (all'epoca ancora situata nell'attuale via Silvio Boccone). Questo aspetto desta qualche perplessità, poiché l’anno 1882 è lo stesso in cui viene edificato il primo fabbricato viaggiatori, inizialmente non previsto. Tale costruzione apparirebbe superflua se in quel momento fosse già stato attivato il collegamento come originariamente previsto.
Peraltro, il vero motivo per cui nel 1888 la Società per la Ferrovia Sicula Occidentale ritenne necessario progettare e costruire un nuovo, e più adeguato, fabbricato viaggiatori fu per le esigenze legate alla Esposizione Nazionale che si sarebbe tenuta nel 1891 a Palermo in una zona prossima alla stazione Lolli. Esso, come già evidenziato, fu inaugurato il 27 ottobre del 1891, in tempo per l’apertura della V Esposizione Nazionale, che si tenne dal 15 novembre 1891 al 5 giugno 1892.
Prima ancora di questa inaugurazione, lo scalo ferroviario della stazione Lolli era stato già utilizzato per l’allestimento delle aree espositive che, pur essendo attraversate dalla linea per il porto, non potevano avvalersene direttamente perché essa era in trincea in quel tratto. Pertanto, i materiali da esporre che arrivavano al porto di Palermo erano caricati su carri che venivano manovrati sino alla stazione Lolli e poi arrivavano alla zona dell’Esposizione su un binario provvisorio appositamente realizzato che raggiungeva la via Cannatella e quindi via Villafranca. Lo stesso avveniva con il materiale espositivo trasportato a Palermo su ferrovia, dato che il collegamento con la stazione Centrale era già stato attivato.
Ricordiamo che nell’ambito dell’Esposizione Nazionale fu allestita una “Galleria della locomozione” dove fu esposta una dinamo, ed in un giardino fu montata una ferrovia a petrolio allestita su un binario a scartamento ridotto (Fig. 2).
All’epoca della costruzione della stazione Lolli il collegamento verso il centro città era costituito dalla via Lolli, coincidente con il tratto montano dell’attuale via Dante, che però si arrestava in corrispondenza della via Malaspina, all’altezza dell’attuale piazza Virgilio (Fig. 3). Tale strada poi verrà aperta verso valle, superando la trincea del raccordo al porto, sino alla piazza Politeama (Fig. 4).
Le due figure ora richiamate sono tratte dalle planimetrie di PRG (Piano Regolatore Generale) elaborate rispettivamente da Castiglia nel 1884 e da Giarrusso nel 1885. In esse si vede come l’area della stazione Lolli ed il collegamento con il bivio Madonna dell’Orto fossero destinati ad essere inglobati nella prevista urbanizzazione.
Ancora in occasione della Esposizione Nazionale, il servizio di trasporto pubblico che già esisteva a Palermo comprese anche una linea di omnibus che arrivava alla piazza Lolli (Fig. 5).
Il progettista del fabbricato viaggiatori risulta ignoto, per quanto egli abbia mostrato con questa sua realizzazione una notevole capacità di integrare le esigenze di funzionalità dell’edificio, che rispecchia in pieno i canoni delle grandi stazioni di fine ottocento, destinato ad essere il fulcro di un impianto ferroviario di ampie dimensioni, con quelle di un ambito cittadino che si sviluppava proprio in quegli anni, caratterizzati dallo stile liberty che trovò anche nell’architettura palermitana molte applicazioni.
Il fabbricato ha un sviluppo di circa 68 metri sul prospetto principale (Fig. 6). Esso è caratterizzato da una composizione speculare ed è costituito da due corpi bassi laterali ciascuno lungo circa 20 m, con solo piano terra e con copertura piana a terrazza, e da un corpo centrale a due piani, leggermente avanzato rispetto ai laterali, sormontato da un elegante torrino centrale in cui è collocato un orologio contornato da bassorilievi scolpiti in pietra d’Aspra rappresentanti due figure femminili e simboli ed attrezzi ferroviari (Fig. 7). La dimensione trasversale in pianta e dell’ordine di 14 metri.
Originariamente l’edificio fu dotato di una tettoia metallica con vetrate (Fig. 8), elemento tipico delle stazioni principali delle varie reti ferroviarie italiane, che successivamente fu però demolita per essere sostituita da una pensilina con colonne in ghisa e motivi floreali (Figg. 9 e 10).
Se non si conosce il progettista del fabbricato, è invece noto che gli affreschi che hanno dato lustro alle sale d’aspetto ed al locale di ristoro furono eseguiti da Giuseppe Pepe e da Salvatore Cavallaro (Fig. 11).
Il fabbricato viaggiatori della stazione Lolli ha svolto il suo servizio sino al 1974, quando con l’apertura della galleria Re Federico venne realizzato il collegamento diretto tra la stazione Centrale e la nuova stazione Notarbartolo. Molte fonti indicano che l’ultimo treno che parti dalla stazione Lolli fu un treno speciale di tifosi del Palermo in occasione della prima finale di Coppa Italia disputata a Roma nel 1974. Era quindi il 22 maggio.
Con il Decreto n. 7509 dell’Assessore ai Beni Culturali ed Ambientali e della Pubblica Istruzione della Regione Siciliana, del 9 novembre 1999, “gli immobili e l’area circostante la stazione ferroviaria denominata Stazione Lolli sita in Palermo, delimitata da via Malaspina, Piazza Lolli, via Dante, via Filippo Parlatore e Piazza Busacca <omissis> hanno interesse storico architettonico ed etnoantropologico particolarmente importante ai sensi del combinato disposto dell’art. 1 della l. 1049/1939 e art. 2 della l. 80/1977, e quindi vengono sottoposti alle prescrizioni di tutela contenute nelle stesse leggi.”
Ricordiamo che la Legge 29 giugno 1939 n. 1497 ha per titolo "Protezione delle bellezze naturali", e che all’articolo 1 indica che sono soggetti alla legge, tra gli altri, i beni che rivestono notevole interesse pubblico “i complessi di cose immobili che compongono un caratteristico aspetto avente valore esteticoe tradizionale”. La Legge Regionale 1 agosto 1977 n. 80 ha per titolo “Norme per la tutela, la valorizzazione e l'uso sociale dei beni culturali ed ambientali nel territorio della Regione Siciliana” e all’articolo 2 definisce i beni culturali ed ambientali oggetto della legge.
Il vincolo elenca minuziosamente tutti gli immobili e l’area ai quali esso viene apposto ed è corredato, come previsto, da due pregevoli relazioni. La prima è una relazione tecnica che descrive la consistenza dei beni vincolati e ne indica una possibile futura utilizzazione come luogo destinato a “documentare la storia della locomozione e dello sviluppo della ferrovia in Sicilia”. La seconda è una relazione storico-architettonica che in effetti è prevalentemente, se non esclusivamente, dedicata alla ricostruzione storica dello sviluppo dell’area, con riferimenti anche alla cartografia storica, e dell’esercizio della linea per Trapani.
Nel 2006 il fabbricato viaggiatori della Stazione Lolli, con l’area ad esso adiacente di circa 3.500 m², sono stati messi in vendita dal Gruppo Ferrovie dello Stato ed acquistati dalla Lolly s.r.l.. Il nuovo proprietario ha successivamente presentato all’Ufficio Edilizia Privata del Comune di Palermo ed alla Soprintendenza un progetto che prevede al piano terra della stazione la realizzazione di un ristorante e di un bar, mentre i piani superiori sono destinati ad attività culturali.
Recentemente, con la inaugurazione della nuova fermata Lolli del PFP (febbraio 2016 - Figg. 12 e 13) e con la consegna alla città della nuova sistemazione del giardino al centro della piazza (settembre 2016 - Fig. 14), questo importante ambito urbano appare destinato a svolgere nuovamente un ruolo rilevante nella vita cittadina.
Nel Programma Triennale Opere Pubbliche del Comune di Palermo 2016 - 2018 approvato dal Consiglio Comunale con Delibera n. 405 del 10 agosto 2016, nella scheda 2 “Articolazione della copertura finanziaria”, al numero progressivo 180 figura l’intervento “Recupero e rifunzionalizzazione dell’ex stazione Lolli – Museo delle Locomotive”, per il quale è previsto un importo di euro 13.214.810,00, interamente attribuito all’anno 2017.
La ricorrenza dei 125 anni dalla inaugurazione della stazione di Palermo cade in un periodo in cui le sorti di questo importante edificio, protagonista per oltre 80 anni della vita della città, non risultano definite. Infatti, dopo 10 anni dalla acquisizione da parte di un privato non è stato concretamente avviato alcun intervento di recupero.
Nel 2013 comparve, su una parete del fabbricato, un cartello di cantiere che annunciava “Lavori di restauro per il riuso ex fabbricato viaggiatori Palermo Lolli”, con autorizzazione dell’Ufficio Edilizia Privata del Comune di Palermo: in effetti non si poterono osservare le conseguenti attività.
La presenza nel Piano Triennale del Comune di Palermo di un intervento di rifunzionalizzazione a fini museali sembra, purtroppo, più una mozione di intenti che una iniziativa destinata a concretizzarsi.
Possiamo soltanto augurarci di essere smentiti, augurando al fabbricato viaggiatori di Palermo Lolli … buon compleanno!
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Bibliografia di base
1. Francesco Ogliari – Dilettoso viaggio – Storia dei trasporti italiani – Parte IX – Sicilia (volumi 29, 30, 31) – Cavallotti Editore Milano – 1977
2. AA.VV. – Le stazioni ferroviarie di Palermo – Edito dalla Regione Siciliana Assessorato BB.CC.AA. e P.I. – 2000 – A cura di M. Carcasio e S. Amoroso
3. Romualdo Giuffrida – Le Strade ferrate in Sicilia dal 1860 al 1895 – Accademia Nazionale di Scienze Lettere e Arti – Palermo – Ristampa 2005
4. C. Barbera Azzarello - Raffigurazioni, Vedute e Piante di Palermo - Lussografica Edizione
Indice delle figure e fonti
FIG. 1 – Stralcio Tavola n° 521 da Azzarello (v. bibliografia)
FIG. 2 – Esposizione Nazionale di Palermo (1891) - “Galleria della locomozione” (dal web)
FIG. 3 – Planimetria di PRG Castiglia 1884 da Azzarello (v. bibliografia)
FIG. 4 – Planimetria di PRG Giarrusso 1885 da Azzarello (v. bibliografia)
FIG. 5 – Veduta della piazza Lolli con omnibus(dal web)
FIG. 6 – Stazione Lolli - Prospetto principale (da Le stazioni ferroviarie di Palermo - v. bibliografia)
FIG. 7 – Stazione Lolli - Torrino centrale con orologio (foto D. Citrolo)
FIG. 8 – Stazione Lolli – Tettoia metallica con vetrate (da Le stazioni ferroviarie di Palermo - v. bibliografia)
FIG. 9 – Stazione Lolli - Pensilina con colonne in ghisa (da Le stazioni ferroviarie di Palermo - v. bibliografia)
FIG. 10 – Stazione Lolli – Pensilina: particolare delle colonne in ghisa (foto F. S. Marineo)
FIG. 11 – Stazione Lolli – Affresco del soffitto della sala di aspetto di 1ª classe (dal web)
FIG. 12 – Nuova fermata Lolli del PFP (foto P.Simon)
FIG. 13 – Nuova fermata Lolli del PFP (foto P.Simon)
FIG. 14 – Giardino di piazza Lolli risistemato (foto MobilitaPalermo)