Quando il 20 dicembre 1886 venne inaugurata, nessuno poteva prevedere che la stazione di S.Erasmo, definita “provvisoria”, rimanesse invece in uso fino alla cessazione del servizio sulla tratta Palermo - Acqua dei Corsari, avvenuta nel 1954.
Questa “provvisorietà definitiva” è il motivo principale per cui di questa struttura, a differenza del documentato, e tuttora esistente, adiacente deposito locomotive, rimangono ben poche testimonianze: basti sottolineare il fatto che a tutt’oggi non sono conosciute immagini fotografiche del fabbricato viaggiatori.

Il progetto originario della linea Palermo - Corleone, infatti, prevedeva la costruzione della stazione di Palermo al ponte delle Teste, nel fondo dei fratelli Alfano tra la via Tiro a Segno (all’epoca via del Gazometro), corso dei Mille e il fiume Oreto. La planimetria è riportata nella Figura 1, che mostra anche il binario di collegamento verso l’area di S. Erasmo dove fu impiantato il cantiere.
Per difficoltà insorte nella realizzazione della struttura nel fondo Alfano, ed al fine di non ritardare l’apertura all’esercizio della linea, il “Consorzio per l’armamento e la costruzione della ferrovia per Corleone” decise di realizzare una stazione provvisoria a Sant’Erasmo, nelle more che venisse scelta la sede definitiva.
Vennero nel frattempo presentate altre alternative per la stazione definitiva: un allargamento dell’area di S.Erasmo ovvero la localizzazione in via Rocco Pirri, nelle immediate adiacenze della Stazione Centrale (Figura 2).
Come si vede in Figura 3, il fabbricato viaggiatori, pur nelle dimensioni contenute, aveva un aspetto pretenzioso, che non lo avrebbe fatto sfigurare a confronto di quello adiacente, più imponente delle “Ferrovie Sicule”, che sarebbe stato inaugurato pure nel 1886.
Le varie ipotesi di localizzazione della stazione della linea per Corleone hanno lasciato traccia in alcune carte della Città di Palermo pubblicate negli ultimi anni del diciannovesimo secolo. Nella Figura 4 è riportato il tracciato prolungato oltre S. Erasmo che risale lungo la via Tiro a Segno e raggiunge la Stazione Centrale in via Rocco Pirri. Nella Figura 5 è presente sia il terminale a S. Erasmo sia una fantasiosa connessione tra la linea per Corleone e quella per Termini!
Nessuno di questi progetti, principalmente per difficoltà economiche, venne realizzato, e la “provvisoria” stazione di S. Erasmo divenne, in pratica, definitiva.
Nel 1908 l'ing. Antonino Nicchi, su incarico del Consorzio, così descriveva l’impianto di stazione:
Fabbricato Viaggiatori - Esternamente ed internamente il fabbricato viaggiatori è munito di tettoie formate da colonne di ghisa su dadi di pietra da taglio, da travicelli di legno su cui poggiano lamiere di ferro ondulato, che in moltissimi punti è corroso e bucato; i marciapiedi delle due parti del fabbricato sono profilati con accoltellato di mattoni, il piano di essi marciapiedi è sterrato con superficie irregolare e con varie sfossature, dove in inverno si depositano le acque. Il fabbricato viaggiatori è costituito da un ambiente destinato al telegrafo con marroni ordinari di cui molti rotti e corrosi, le pareri colorite ma in cattivo stato, da un locale per ufficio del capostazione ripulito di recente con quadrelli smaltati e pareri con carta da parato; posteriormente al telegrafo e lateralmente all' ufficio del capostazione un piccolo ambiente per distribuzione biglietti che per un angusto sportello a semicircolo destinato alla distribuzione stessa comunica con l'esterno.
L'intera profondità del corpo di fabbrica poi è divisa longitudinalmente in tre ambienti, di cui il primo adibito a sala di aspetto di 1ª e 2ª classe, il secondo a sala di 3ª classe, il terzo alle merci e ai bagagli. Eccetto quest' ultimo, che ha il pavimento di basole, gli altri due locali sono pavimentati con quadrelli ordinari, di cui molti rotti, sfaldati e corrosi.
Fino a poco tempo addietro le imposte erano con i cristalli rotti, che da recente sono stati suppliti, ma è sempre trascurata la manutenzione specialmente delle imposte.
Magazzino merci - Lateralmente al fabbricato viaggiatori è disposto il magazzino merci con un binario interno ch'è il prolungamento della prima linea.
Il grande portone, dove passa il binario, è rotto e sfasciato.
Il piano caricatore laterale al binario pavimentato con battute in cemento ed orlatura in pietra da taglio.
Il magazzino è di 5 campate, di cui ognuna munita di portoni scorrevoli , in buono stato, se fossero coloriti.
Il tetto è formato da incavallature, arcarecci, travicelli, tavolatura e tegole di Marsiglia. Dalla parte a monte i puntoni sporgenti, sostenuti da mensole in ferro, formano una pensilina. La lunghezza di esso magazzino è tale da contenere 5 carri ordinari a 2 assi.
Piano caricatore - A valle e quasi di fronte al fabbricato viaggiatori è disposto il piano caricatore, di cui una parte è coperta con tettoia formata da ritti di legno, incavallature, arcarecci, tavolatura e tegole di Marsiglia.
Detta tettoia, di recente costruzione, è in buono stato. Il coronamento del piano caricatore in pietra da taglio, in qualche punto è spostato e con qualche pezzo mancante. Davanti al piano caricatore trovasi una piattaforma girevole da cui diramano quattro brevi tracci di binari.
Cessi - Lateralmente al fabbricato viaggiatori è il cesso con pavimento di quadrelli smaltati bianchi, seditoie in marmo, l'intonaco esterno scrostato in molti punti, specialmente nel prospetto verso mare. Presso al cesso una fontanella in cemento con acqua potabile e vasca ellissoidica in calcare compatto, in buono stato, di recente costruzione.
Rifornitore - Presso al ponte in ferro sul fiume Oreto è il rifornitore di forma rettangolare, con basamento in muratura e tre cassoni in ferro, della capacità di mc 15,00 alimentati con acqua di Scillato.
È in buono stato, salvo qualche scrostamento nello intonaco e specialmente nel bugnato all'angolo verso mare.”

Nonostante l’evidente inadeguatezza della struttura, la stessa rimase inalterata negli anni, anche dopo il passaggio, avvenuto nel 1922, alle Ferrovie dello Stato. Durante la II Guerra Mondiale la stazione, che come si vede in Figura 6 era stata dotata di due ricoveri antiaerei, non subì danni rilevanti in conseguenza delle incursioni aeree nemiche.
Nel 1954 venne soppresso il tronco Palermo S. Erasmo – Acqua dei Corsari, determinando la chiusura della stazione, che non venne però smantellata immediatamente. Infatti, anche se già prima della fine degli anni cinquanta l’armamento era stato rimosso, le strutture di stazione vennero demolite solamente intorno al 1965.
La foto aerea del 1955 in Figura 7 mostra l’assetto della stazione ormai dismessa con ancora presente l’armamento e l’impalcato del ponte sul fiume Oreto.
Gli edifici della stazione di S. Erasmo furono successivamente demoliti e lo stravolgimento subito da quella zona a partire dagli anni sessanta rende oggi di fatto impossibile una lettura delle preesistenze. L’assetto attuale dell’area originariamente occupata dalla stazione di S. Erasmo è quello della immagine aerea in Figura 8.
Mentre si è meritoriamente intervenuti con il recupero del Deposito Locomotive, effettuato nel periodo 1997-2001, niente è stato fatto nel tempo per la salvaguardia della memoria degli impianti della stazione Palermo S. Erasmo, oggi pressoché scomparsa anche dalla memoria dei palermitani, ai quali lo stesso D.L. appare come una costruzione fuori contesto.

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BIBLIOGRAFIA
Maria Carcasio, Salvatore Amoroso, Le stazioni ferroviarie di Palermo, Palermo 2001
Romualdo Giuffrida, Lo Stato e le ferrovie in Sicilia (1860-1895), Caltanissetta 1967
Nico Molino, La rete FS a scartamento ridotto della Sicilia, Torino 1985
Daniela Pirrone, Archeologia industriale in Sicilia : la linea a scartamento ridotto Palermo S.Erasmo – San Carlo, Palermo 1993
Cesare Barbera Azzarello, Raffigurazioni, Vedute e Piante di Palermo, Lussografica Edizione 2008
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Figura 1         Planimetria della stazione proposta lungo via Tiro a Segno
Figura 2         Planimetria della stazione proposta in via Rocco Pirri
Figura 3         Carta della città di Palermo edita da Treves nel 1887 – Particolare
Figura 4         Il prospetto principale previsto per la stazione della linea Palermo-Corleone in via Rocco Pirri.
Figura 5         Carta di Palermo e dintorni edita dal Bibliographisches Institut, Leipzig nel 1889 - Particolare
Figura 6         Planimetria di Palermo S.Erasmo del 1942, con evidenziati i due ricoveri antiaerei
Figura 7         Aerofoto del 1955, con la stazione; è ancora presente l’armamento
Figura 8         Aerofoto del 2010 con l’area della stazione ormai “svuotata”

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