Il 20 dicembre 1886, quindi 130 anni fa, fu inaugurata la prima linea ferroviaria siciliana a scartamento ridotto, da Palermo S. Erasmo a Corleone (Figura 1). Si trattò della ferrovia che collegava l’entroterra palermitano al capoluogo, come si vede dall’orario della Società Anonima per le Ferrovie Siciliane (SAFS), nel quale sono elencati i Comuni serviti (Figura 2).
La linea era lunga 68 chilometri e tra Godrano e Ficuzza, in corrispondenza della Galleria dei Gargioli, toccava il suo culmine a quota 754 m s.l.m.. per poi scendere ai 480 m s.l.m. della stazione di Corleone.
Il tempo di percorrenza complessivo era di circa 4 ore, aspetto questo che all’epoca costituiva un elemento straordinario di emancipazione dei territori che potevano usufruire di questo nuovo servizio. Il confronto va fatto con i mezzi di locomozione dell’epoca e con la viabilità costituita allora dalle Regie Trazzere e dai letti dei torrenti in secca (vedi nota 1).
La presenza di un binario lungo la costa sud di Palermo, a partire dal fiume Oreto e sino ad Acqua dei Corsari, è documentata in molte immagini fotografiche e tuttora resta nei ricordi di chi ancora nei primi anni ’70 percorreva la via Messina Marine e poteva notare che in alcuni tratti del marciapiedi lato mare emergeva di tanto in tanto il binario. (Figura 3) Questo binario sino al 1954, anno in cui la stazione di S. Erasmo fu posta fuori servizio ed il capolinea della linea fu spostato ad Acqua dei Corsari, era percorso dalle piccole locomotive a vapore (Figura 4) in testa ai convogli che, una volta abbandonata la costa, si addentravano nella campagna e nei tratti più acclivi (sino al 39‰) rallentavano al punto da consentire ai passeggeri brevi “escursioni” campestri per la raccolta di verdure!
Tuttora resta a testimone di questa storica ferrovia la principale opera d’arte, il lungo viadotto Mortilli sul fiume Eleuterio (Figura 5).
La ferrovia fu gestita dalla The Sicilian Railways Company Limited of London (in Figura 6 una obbligazione della National Provincial Bank of England Limited), poi Società Anonima per le Ferrovie Siciliane (SAFS), sino al 1910, anno in cui essa passò alla Società Siciliana per le Ferrovie Economiche (SSFE), che aveva già realizzato e gestiva, dal 1903, il tratto da Corleone a San Carlo e Burgio, che costituiva un primo prolungamento della linea che si prevedeva dovesse raggiungere Castelvetrano e la costa meridionale della Sicilia.
A causa delle difficoltà economiche, conseguenti principalmente alla prima guerra mondiale, lo Stato assunse in un primo tempo (1918) il controllo diretto dell’intera linea per poi, precisamente il 26 novembre 1922, trasferirla interamente sotto la gestione delle Ferrovie dello Stato. In questo modo la ferrovia Palermo Sant'Erasmo – Corleone entrava a fare parte della rete complementare siciliana a scartamento ridotto, seguendone il destino. Infatti questa importante rete, il cui sviluppo nel territorio isolano raggiunse i 560 km, non fu significativamente ammodernata e dopo il secondo conflitto mondiale, con l’avvento della motorizzazione di massa, il servizio offerto risultò sempre meno adeguato alle esigenze dei tempi, andando incontro ad una progressiva chiusura. Inoltre lo sviluppo urbanistico della città di Palermo anche lungo la costa sud rese incompatibile la presenza della ferrovia lungo il principale asse viario del tempo.
Il 1° luglio 1954 terminò il servizio passeggeri della stazione di Palermo S. Erasmo, con lo spostamento del terminale palermitano alla stazione di Palermo Acqua dei Corsari, effettuato con autobus sostitutivi. Il 1° settembre dello stesso anno anche il servizio merci fu soppresso. Il servizio viaggiatori continuò ad essere effettuato da Acqua dei Corsari a Corleone, esclusivamente con automotrici del deposito di Castelvetrano, sino al 1° febbraio 1959, data di chiusura di tutta la linea.
Apriamo quindi, per celebrare i 130 anni dalla apertura, il nuovo tema sul sito di SiT dedicato alla prima ferrovia siciliana a scartamento ridotto, la Palermo – Corleone, pubblicando due articoli, uno che illustra la nascita di questa linea ed uno dedicato alla stazione di Palermo S. Erasmo, della quale non rimane più traccia a meno del deposito locomotive. Successivamente pubblicheremo altri articoli dedicati a questa storica ferrovia.
Il "tema" che l'Associazione Sicilia in Treno dedica alla ferrovia Palermo Corleone comprende anche i seguenti articoli:
- La ferrovia Palermo - Corleone: le origini;
- La stazione di Palermo S.Erasmo; una provvisorietà definitiva.
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Nota
(1) Al momento dell’Unità d’Italia l’Isola contava circa 2.170 km di strade classificate carrabili, ma quasi tutte mancanti di ponti ed in stato di semi-abbandono. Solo nei decenni successivi all’Unità d’Italia vennero costruiti i grandi assi di strade carrabili della Sicilia ed infine, con la creazione della rete ferroviaria, iniziata già nel 1863 (collegamento di Palermo con Bagheria) e conclusasi, dopo 32 anni nel 1895, la Sicilia potè contare su una rete di comunicazioni, pur ad un solo binario, comunque adeguata all’epoca. (L. SANTAGATI - Viabilità e topografia della Sicilia antica - Regione Siciliana, Assessorato dei Beni Culturali ed Ambientali e della Pubblica Istruzione – 2006)
Figura 1 Manifesto della SAFS per la apertura della linea (Collezione Amoroso)
Figura 2 Primo orario SAFS della linea Palermo Corleone, con tariffe
Figura 3 Planimetria della linea nel territorio del Comune di Palermo (OMIRA 1939)
Figura 4 La R302 023 con la carrozza di terza classe CT 3.043 in prossimità della Bandita (foto Urso/Publifoto)
Figura 5 Ponte Mortilli sul fiume Eleuterio
Figura 6 Obbligazione del valore di £ 100 emessa a Londra nel 1885 nell’ambito di un mutuo da £ 250.000 concesso dalla National Provincial Bank of England Limited per il finanziamento della Sicilian Railways Company Limited of London (dal sito www.numistoria.com)