La linea partiva dalla stazione di S.Erasmo e subito superava il fiume Oreto su un ponte in ferro (Figura 1) e, seguendo la costa a ridosso del mare, arrivava al km 3+670 alla fermata Bandita.
Al km 4+800 la linea attraversava con un P.L. la SS.113 e al km 4+933 raggiungeva Acqua dei Corsari, originariamente fermata e dal 1954, a seguito della chiusura del tronco precedente, stazione terminale.
Dopo avere superato con un cavalcavia la ferrovia Palermo-Messina si arrivava alla stazione di Villabate (km 7+670) e da lì, con un tracciato che seguiva la SS.121, e qualche volta la incrociava con P.L., si raggiungeva la fermata di Portella di Mare (km 8+924). In Figura 2 la linea in prossimità di Villabate.
Costeggiando la valle del fiume Eleuterio si cominciavano ad incontrare le prime livellette di un certo rilievo arrivando, al km14+709, alla stazione di Misilmeri. In Figura 3 la linea in prossimità di Misilmeri.
Continuando lungo la valle dell’Eleuterio si passava sul fiume con il viadotto Mortilli, con tredici arcate di dodici metri ciascuna, da considerare tra le opere più importanti dell’intera linea.
Superata la stazione di Bolognetta-Marineo (km22+650) si entrava, dopo una galleria di circa duecento metri, nella vallata del fiume Milicia, che si risaliva, dopo la fermata di Mulinazzo (km 26+650), fino alla stazione di Baucina-Ciminna (km 29+438).
Si risaliva quindi la valle del fiume Buffa arrivando alla stazione di Villafrati-Cefalà Diana (km 33+470 – Figura 4) e quindi alla stazione di Mezzoiuso, al km 34+930.
A causa dell’orografia si lasciava quindi la direzione sud-sud est, piegando a ovest lungo la valle del torrente Gaziuolo fino a raggiungere, con un percorso molto acclive, Godrano (km 39+860) che, con i suoi 651 metri s.l.m., era la stazione più alta di tutta la linea.
Da qui, inoltrandosi nel bosco della Ficuzza, si varcava lo spartiacque con la breve galleria dei Gargioli, a 750 metri s.l.m. per discendere nella vallata del Lupo sino alla stazione di Ficuzza (km 45+905 - Figura 5) e, sempre scendendo con notevole pendenza (anche del 27 per mille) si arrivava alle fermate di Bifarera (km 49+286) e poi (km 52+389) di Scalilli.
Con lunga svolta sulla destra della valle si scendeva a traversare il fiume Belice Sinistro presso la fermata di Donna Beatrice, al km 61+029 e 303 metri s.l.m., da cui si risaliva, con una rampa del 30 per mille, sino alla stazione di Corleone (km 67+131), a 481 metri s.l.m. In Figura 6 una RALn 60 in sosta nella stazione di Corleone negli anni cinquanta.
Con una serie di continue curve si proseguiva per le fermate di Censiti (km 71+915) e Ridocco (km 73+859) sino al ponte a cinque arcate sul torrente Batticano, superato il quale si giungeva, al km 76+745, alla stazione di Campofiorito.
Proseguendo tra colline a frumento si raggiungeva la fermata Tarucco (km 81+575) e da lì, al km 84+356, la stazione di Contessa Entellina, all’uscita della quale il binario descriveva una strettissima curva a sinistra, con la galleria Patellaro, per ripassare a monte della stazione appena lasciata.
Dopo una breve ma sensibile salita e alcune gallerie si arrivava alla stazione di Bisacquino (km 92+555) a quota 663 m s.l.m.. In Figura 7 una RALn 60 in sosta nella stazione di Bisacquino negli anni cinquanta. Da questa stazione, con una serie di lunghi giri (Figura 8) si scendeva alla stazione di Chiusa Sclafani (km 96+130) a 614 m s.l.m.. Superata questa stazione, seguiva un tratto con forte pendenza lungo l’alberata valle del Maltempo e si perveniva alla stazione di San Carlo (km 105+602 – Figura 9) a 248 metri s.l.m., dove avveniva il congiungimento con la linea per Castelvetrano.
Da San Carlo la linea aggirava l’alveo del fiume Sosio, passandolo su un viadotto a 13 luci della lunghezza complessiva di 224 metri, saliva verso la valle del Verdura, dopo avere superato la galleria Tuppi, di 478 metri, e arrivava alla stazione di Burgio (km 112+600).
In Figura 10 è riportata una corografia con il tracciato da Palermo S. Erasmo a Burgio.
In Figura 11 sono indicate le stazioni e le fermate.
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Elenco delle figure
Figura 1 S.Erasmo e il ponte sul fiume Oreto (dal web)
Figura 2 La linea in prossimità di Villabate (dal web)
Figura 3 La linea in prossimità di Misilmeri (cartolina anni trenta XX° sec.)
Figura 4 La stazione di Villafrati (primi anni del XX° secolo)
Figura 5 La stazione di Ficuzza (cartolina degli anni venti del XX° sec.)
Figura 6 La stazione di Corleone con una RALn 60 negli anni cinquanta (da web)
Figura 7 La stazione di Bisacquino con una RALn 60 negli anni cinquanta (dal web)
Figura 8 La linea in prossimità di Bisacquino (cartolina primi anni XX° sec.)
Figura 9 La stazione di San Carlo negli anni cinquanta (dal web)
Figura 10 Il tracciato della linea da Palermo a Corleone, S. Carlo e Burgio
Figura 11 Il tracciato con indicazione stazioni e fermate