foto -  Salvo Bottaro

Pubblichiamo alcune recenti foto della locomotiva a vapore Gr. 740.072, già apparse sul gruppo FB Train Hunters, scattate con l’uso di un drone dagli amici Fabio Nuzzaci e Salvo Bottaro, che ringraziamo per gli scatti.

Le foto documentano l’attuale critico stato di conservazione della 740.072. Avevamo già scritto di questa macchina alcune settimane fa, in occasione di un principio di incendio sviluppatosi all’interno della cabina e domato tempestivamente dai vigili del Fuoco. Come si può constatare dalle immagini, la vaporiera, posta nel 1987 sul tronchino dove ancora risiede, prendendo tutte le precauzioni per un possibile ritorno all’esercizio, è oggi davvero bisognosa di interventi di restauro che fermino il degrado di molte delle sue parti.

Inoltre, la presenza di un materasso nella carbonaia, come si evince dalle riprese dall’alto, a testimonianza di un uso improprio del monumento da parte di senza-tetto, sottolinea qualora ve ne fosse conferma, anche per questa locomotiva, che tale modalità di monumentazione non è la strada giusta per conservare in modo corretto un rotabile così prezioso.

Per rendere evidente questa affermazione basta citare come esempio (certamente estremo) il recente caso della locomotiva Gr. 981.006, demolita dopo anni di abbandono agli agenti atmosferici perché evidentemente giudicata in condizioni troppo precarie.

Appare chiaro che occorre fare qualcosa prima che la esposizione agli agenti atmosferici, unita alla mancanza di manutenzione e di guardiania, portino a un deterioramento irreparabile del rotabile sino al paradosso di giustificare la sua perdita definitiva. Come espresso in altre occasioni su queste pagine, SiT ritiene che i rotabili storici di così alto valore debbano venire custoditi al coperto, in luoghi sorvegliati, possibilmente su binario per permettere e agevolare la movimentazione e la manutenzione. È chiaro che l’ipotesi migliore sia dunque che il rotabile possa essere prelevato dalla sua attuale sede, con una operazione uguale e contraria a quella condotta anni fa, per essere posato su binario e ricoverato in un deposito locomotive, al chiuso. Va certamente citata la lodevole operazione condotta da Fondazione FS per il recupero della 740.300, gemella della macchina esposta ad Acireale (anche se quest’ultima, costruita in Germania in conto riparazione danni di guerra, presenta la particolarità della condotta a destra). La unità 300, lo ricordiamo, ha beneficiato mesi fa di un trasferimento, dopo decenni di abbandono passati tra Salemi (dove la vaporiera fu monumentata in condizioni analoghe alla macchina di Acireale) e Castelvetrano, verso Palermo, per permetterne un corretto ricovero e una manutenzione straordinaria, merito anche del vincolo apposto dalla Regione Siciliana nel 2003.

L’intervento di spostamento della unità 300, probabilmente è stato dettato anche dalla presa di coscienza, da parte del proprietario e in seguito ad una nuova sensibilità affermatasi soprattutto con l’avvento di Fondazione FS Italiane, degli obblighi di custodia e preservazione derivanti dal Codice dei Beni Culturali in seguito al vincolo prima indicato, obblighi troppo spesso ignorati nel passato.

Poiché oggettivamente le condizioni di conservazione della 300 risultano a tutt'oggi ben peggiori di quelle della 072, SiT ritiene che potrebbe risultare opportuno avviare le procedure di vincolo anche per la locomotiva di Acireale, ed ottenere nel contempo una auspicata preservazione in sito protetto. Un desiderio di salvaguardia di questo prezioso rotabile che, riteniamo, sarà certamente condiviso da ogni appassionato di ferrovie, siciliano e non solo.

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