Questa mattina i rotabili a scartamento ridotto che erano stati esposti al “Porte Aperte” a Porto Empedocle, organizzato da Fondazione FS i giorni 23 e 24 marzo scorsi, sono rientrati a Castelvetrano.
La notizia è stata "regalata" in anteprima sul gruppo FB Ferrovie di Selinunte dal sig. G. Ardizzone, che ha postato una foto della R301 027 nuovamente caricata su rimorchio stradale. Le altre immagini a corredo, opera del socio SiT Vincenzo Leonardi, testimoniano che in effetti tutti i mezzi a scartamento ridotto di proprietà FS esposti per la manifestazione a Porto Empedocle, sono nuovamente tornati sui binari dell’ex Deposito Locomotive di Castelvetrano. Una notizia senz’altro positiva per la salvaguardia dei veicoli in virtù delle tante considerazioni fatte nel precedente articolo sull'analisi del Porte Aperte; una news che taglia le gambe a tante illazioni e polemiche nate in queste ultime settimane sui social.
Si spera quindi che, quanto prima, i mezzi possano essere nuovamente movimentati e ricoverati all'interno della rimessa ex S.R. e che non diventi necessario attendere tanto per il compimento di una tale azione, così come accadde per 212 402 lo scorso anno.
Dalla foto della R301 027 caricata sul pianale, si nota che sembra essersi prodotta una evidente deformazione delle passerelle laterali, invero già fortemente degradate, dovuta con tutta probabilità ad un imbracaggio non ottimale della macchina (si intravedono le funi in corrispondenza delle zone deformate). Non è possibile appurare se vi siano altri danni. Le attuali, precarie condizioni del mezzo sconsigliano ulteriori trasferte; certamente dovrà essere posta una adeguata, maggiore attenzione qualora si dovesse ripresentare una situazione così delicata.
Al di la comunque di questo inconveniente, non determinante visti l'odierno stato di conservazione del mezzo e le pesanti lavorazioni di ricostruzione che pur saranno necessarie per il restauro dello stesso, rimane la soddisfazione di vedere indirettamente confermata l’importanza del sito di Castelvetrano per la salvaguardia dello scartamento ridotto FS. SiT si augura quindi possano presto essere ristrutturati da RFI nuovi spazi, al chiuso e armati, per permettere quanto prima il rimessaggio al coperto della ultima R301 con alimentazione originale a carbone (e una delle due uniche sopravvissute alla fiamma ossidrica) e l'avvio, possibilmente, di un suo restauro in loco.