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Categoria: Legge 128/2017 Iacono - Ferrovie Turistiche
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Abbiamo recentemente segnalato (LINK) che la Commissione IX (Trasporti, Poste e Telecomunicazioni) della Camera dei Deputati ha concluso l’esame della proposta di legge sulla istituzione in Italia delle ferrovie turistiche (prima firmataria l’On. Maria Iacono). Ricordiamo che la PdL è stata presentata il 10 giugno 2013 con un testo iniziale che in seguito ai lavori in Commissione è stato oggetto di profonda revisione, in seguito ai numerosi e qualificati contributi che sono stati forniti principalmente in occasione delle numerose audizioni informali con i soggetti interessati, a vario titolo, alla nascita delle ferrovie turistiche in Italia. Il testo finale approvato in Commissione risulta quindi molto articolato e arricchito per quanto riguarda i vari aspetti che è stato necessario definire affinché le ferrovie turistiche nascano e si sviluppino adeguatamente in un paese come l’Italia, nel quale il paesaggio ed i beni culturali ed ambientali costituiscono uno dei principali patrimoni nazionali.
È pure vero, però, che aspetti molto rilevanti, principalmente quelli riguardanti la possibilità che la gestione delle ferrovie turistiche sia aperta anche alla attività diretta di soggetti, distinti dalle imprese ferroviarie, che già tanto hanno fatto e fanno nell’attuale panorama delle ferrovie storiche e turistiche italiane, sono al momento rimasti ai margini della normativa in corso di approvazione.

Ci si riferisce alle tante Associazioni di volontari ed ai Musei ferroviari, soggetti che in tutta Europa svolgono una funzione decisiva nel rendere sostenibile la presenza territorialmente diffusa di piccole ma pregiatissime ferrovie turistiche.  La valorizzazione del ruolo di questi soggetti è stata esplicitamente richiesta con emendamenti che però non sono stati approvati ed inseriti nel testo finale.
Ci sembra quindi utile, per chi segue queste vicende, pubblicare sia la stesura originaria della PdL sia il testo integrale che è stato licenziato dalla Commissione della Camera, per consentire il confronto ed individuare i numerosi e significativi aspetti che sono stati progressivamente inseriti e sviluppati. Inoltre, evidenziamo i principali ulteriori aspetti che, pur essendo stati proposti, sono stati, almeno per il momento, esclusi dal testo finale.
Il testo presentato dall’On. Iacono nel giugno 2013 è quello riportato nel file pdf che costituisce l’allegato 1. Nell’ottobre dello stesso anno la Proposta di Legge ha iniziato il suo iter alla Commissione IX (Trasporti, Poste e Telecomunicazioni) della Camera dei Deputati, presieduta dall’On. Michele Meta, relatrice l’On. Romina Mura.
La Commissione ha svolto numerose audizioni informali nel corso delle quali sono stati ascoltati numerosi soggetti in grado di contribuire allo sviluppo dei vari aspetti che la norma in corso di redazione deve regolare. Per avere una idea della consistenza di questa fase, si tenga presente che, a partire dal novembre 2015, sono stati ascoltati:

Sono stati ascoltati i rappresentanti delle Regioni Molise, Piemonte, Lazio, Calabria, Siciliana, Friuli-Venezia Giulia, Sardegna (insieme all'Azienda Regionale Sarda Trasporti).
Sono stati inoltre ascoltati rappresentanti del Museo Ferroviario Piemontese, del Comitato per la riapertura della linea ferroviaria Civitavecchia Capranica Orte e per lo sviluppo economico della Tuscia, dell’Associazione in_loco_motivi (Amici della linea ferroviaria Avellino-Rocchetta).
Nel giugno 2014 il Servizio Studi della Camera ha redatto la “Scheda di lettura” della PdL Iacono (allegato 2), allo scopo di classificarne i contenuti con riferimento al quadro normativo in vigore ed individuare le corrispondenti competenze legislative (trasporti e turismo).
In seguito alle audizioni, il 12 ottobre 2016 la Commissione ha adottato il testo base che costituisce l’allegato 3. Importante, in questa seduta, la dichiarazione della relatrice Romina Mura relativamente all’obiettivo di assicurare “un elevato livello di coinvolgimento e partecipazione al mondo associazionistico e amatoriale del settore”.
A partire dal testo base, sono stati presentati in Commissione una serie di emendamenti sui vari aspetti da definire per la nascita delle ferrovie turistiche, tra i quali proprio quelli volti a consentire il più ampio coinvolgimento delle associazioni di volontari che, in seguito ad una attività spesso pluridecennale, hanno maturato adeguate conoscenze, capacità ed esperienze nel campo delle ferrovie storiche e turistiche.
Il 7 dicembre 2016 la Commissione ha proceduto alla approvazione finale degli emendamenti (allegato 4) da introdurre nel testo base.
Nell’allegato 5 è riportato il testo definitivo approvato dalla Commissione.
Nell’allegato 6 è riportata la “Scheda di lettura” redatta dal Servizio Studi della Camera (19 dicembre 2016) ai fini della valutazione degli aspetti di legittimità costituzionale. In tale documento, ciascun articolo è sintetizzato e commentato, con interessanti annotazioni e riferimenti normativi.
Il testo definitivo licenziato dalla Commissione IX sarà sottoposto, per competenza, al parere delle seguenti Commissioni: I Affari Costituzionali, V Bilancio, VI Finanze, VII Cultura, VIII Ambiente, X Attività Produttive, XI Lavoro, XII Affari Sociali, XIV Politiche dell'Unione Europea e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.
Come abbiamo evidenziato, il testo finale non comprende alcuni emendamenti che, dal punto di vista di una associazione come SiT, che si impegna per la salvaguardia e valorizzazione del patrimonio storico ferroviario siciliano e per la sua valorizzazione a fini turistici, risultano molto significativi.
In particolare ci riferiamo all’emendamento secondo il quale i proprietari o concessionari di infrastrutture ferroviarie classificate come tratte ferroviarie ad uso turistico dovrebbero potere avvalersi, tramite apposite convenzioni, anche di associazioni di promozione sociale, di enti di volontariato, di organizzazioni non governative, e di cooperative sociali.
A nostro avviso, questo emendamento introdurrebbe nel testo un aspetto, da sviluppare ulteriormente in sede di redazione dei regolamenti di gestione, che risulterebbe in effetti decisivo per rendere economicamente sostenibili le future realtà ferroviarie turistiche. Tanto più se si tiene conto sin da ora che, facendo riferimento ad esempi consolidati in tutta Europa, le nuove realtà che nasceranno saranno spesso piccole entità diffuse su tutto il territorio nazionale distinte dalla infrastruttura ferroviaria nazionale, coincidente con la rete ferroviaria gestita dal Gruppo FS.
Occorre infatti avere ben presente che il patrimonio ferroviario nazionale è costituito anche, ed in misura molto significativa, da aziende ferroviarie che operano a livelli territoriali locali (regionali, provinciali) e che proprio questo è il livello territoriale più consono ad una ferrovia turistica. Vi sono inoltre molte linee ferroviarie, della rete nazionale e non, che sono state dismesse e, pur versando in stato di abbandono, ricadono in territori turisticamente vocati nei quali potrebbero tornare a svolgere una funzione positiva se opportunamente recuperate.
Per questi motivi appare estremamente rilevante che la legge sulla istituzione delle ferrovie turistiche in Italia che sarà approvata dal Parlamento possa contenere anche i presupposti normativi affinchè anche da una piccola realtà locale possa nascere e svilupparsi sino a concretizzarsi una iniziativa volta alla creazione di una ferrovia turistica. Il livello di cui si parla è quello della decina di chilometri di binario, isolato (o isolabile) rispetto alla rete nazionale, abbandonato, dismesso o in sospensione di esercizio.
Il processo di creazione di una ferrovia turistica che viene individuato dalla PdL appare invece strutturato in termini esclusivi. Non tanto per il meccanismo di individuazione (art. 2), quanto per le successive limitazioni relative alle caratteristiche che deve avere il soggetto gestore (art. 4), che nel testo attuale può essere soltanto il proprietario o il concessionario della infrastruttura in argomento. Da questo presupposto consegue, a nostro parere, la vera difficoltà nel suscitare iniziative locali di creazione di una ferrovia turistica che per il territorio sarebbe una risorsa da gestire direttamente e adeguatamente, in maniera sostenibile, mentre per il gestore come individuato dall’art. 4, potrebbe risultare soltanto un ulteriore onere da aggiungere al già problematico esercizio commerciale quotidiano, con conseguente mancanza di interesse alla iniziativa, sino a porre ostacoli ad iniziative del genere.
La F.I.F.T.M. ha espresso il suo parere sul testo finale approvato in Commissione con un comunicato ufficiale del 5 gennaio 2017 (allegato 7), nel quale sono evidenziate in dettaglio le principali osservazioni che la Federazione, insieme a Co.Mo.Do. (Confederazione Mobilità Dolce), aveva già fatto pervenire, per tempo, alla Commissione. Tra le altre, evidenziamo quella relativa alla inclusione, nel testo finale, di un elenco di ferrovie turistiche (emendamento proposto dal Presidente Meta, divenuto art. 11 nel testo finale), che secondo F.I.F.T.M. potrebbe costituire un limite anche se, in effetti, nell’allegato 4, si può leggere che il Presidente Meta ha dichiarato che “si tratta principalmente di una sorta di indirizzo all’autorità ministeriale senza volere con questo limitarne in alcun modo l’ambito decisionale e l’interlocuzione con le Regioni”. Ricordiamo che, secondo l’articolo 2 della PdL spetta proprio alle Regioni il compito di presentare “un elenco delle linee ferroviarie del proprio territorio caratterizzate da particolare pregio culturale, paesaggistico e turistico”.
Come sempre quando si fa un qualsiasi elenco, le esclusioni hanno una loro rilevanza, e in questo caso molte sono state le voci che hanno segnalato come errori le assenze di linee (Novara – Varallo Sesia, Fano – Urbino, Aosta - Prè Saint Didier, Lanciano – Castel di Sangro) che meritano certamente, come altre ancora del resto, la giusta attenzione.
Anche per questo l’impostazione della legge andrebbe modificata, lasciando spazio sin dalla individuazione di potenziali ferrovie turistiche, anche ai territori e quindi ad un movimento dal basso, che può trovare nei soggetti che operano già da decenni nel settore in modo capillare e qualificato i giusti proponenti.
Appare quindi opportuno che, come del resto avevano proposto sia l’Ing. Gentile (R.F.I.) sia il Prof. Sgarbi (F.I.F.T.M.), la legge contenga,oltre ad un limitato elenco (che potrebbe comunque rimanere per fornire fin dall’inizio i già citati presupposti di indirizzo nelle scelte miinisteriali), indicazioni sui criteri per definire e quindi individuare tratte ferroviarie alle quali fare riferimento come ferrovie turistiche. L’art. 2 del testo prevede, come evidenziato, un meccanismo del genere ma affida l’iniziativa alle Regioni come unico interlocutore del Ministero: questo potrebbe essere un limite.
Altro elemento molto importante evidenziato nelle considerazioni presentate da F.I.F.TM. è il rimando alla “Procedura operativa per il rilascio di licenza ferroviaria nazionale passeggeri ai sensi del decreto ministeriale 2 febbraio 2011, n. 36 e s.m.i.”. In esso si ritrovano i presupposti normativi già in vigore affinché si possa allargare l’attività di gestione turistica a soggetti differenti dai soli proprietari e concessionari di infrastrutture ferroviarie, con la istituzione di appositi regolamenti per disciplinarne l’attività.
Un elemento positivo introdotto nel corso dei lavori in Commissione, su richiesta della F.I.F.TM., è quello relativo all’utilizzo del ferrociclo. L’articolo 10 probabilmente andrà rivisto, ma costituisce già una importante novità: consente di riguardare le tratte dismesse da riutilizzare per una fruizione pubblica come strutture delle quali conservare l’identità di linea ferroviaria con binario, ampliando così l’orizzonte che sino ad ora è stato limitato alla realizzazione di piste ciclabili o strade, con rimozione del binario e perdita definitiva anche della memoria storica della infrastruttura.
In Sicilia abbiamo molte strade provinciali lungo le quali si incontrano fabbricati che sembrano caselli ferroviari … perché lo sono!
L’introduzione del ferrociclo apre quindi il campo ad iniziative di ritorno alla fruizione pubblica di tratti di linea abbandonati che potranno essere anche di limitato sviluppo, in territori vocati turisticamente. L’aspetto rilevante da risolvere normativamente è la possibilità che la gestione anche di queste strutture sia sostenibile localmente, aprendola quindi a soggetti di piccola entità come sono le associazioni di volontariato, le Pro Loco, le cooperative sociali e simili.
Appare ragionevole l’ipotesi che la Commissione abbia deciso di accelerare l’approvazione del testo per evitare di vanificare il lungo e fruttuoso lavoro svolto a partire dal giugno 2013. Si consideri infatti che lo stesso 7 dicembre 2016, giorno in cui la Commissione ha licenziato il testo finale della PdL, il Presidente del Consiglio Renzi ha rassegnato le dimissioni.
In effetti, la crisi di Governo non è esitata nel temuto scioglimento delle Camere, con le inevitabili conseguenze negative sui lavori parlamentari, e adesso si prospetta un periodo utile nel quale la PdL dovrà essere sottoposta alle Commissioni prima elencate. In questa sede dovrebbe essere possibile ripresentare quegli emendamenti che il 7 dicembre sono stati ritirati e che potranno ulteriormente arricchire di importanti contenuti la proposta di legge.
Continueremo a seguire l’iter della Proposta di Legge sulla istituzione in Italia delle ferrovie turistiche e a informare gli amici di Sicilia in Treno.

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Elenco dei documenti allegati

Allegato 1 PdL Iacono – Testo originario (10 giugno 2013)
Allegato 2 PdL Iacono – Scheda di lettura del testo originario (Servizio Studi della Camera – 18 giugno 2014)
Allegato 3 Testo base adottato dalla Commissione (12 ottobre 2016)
Allegato 4 Proposte emendative approvate (7 dicembre 2016)
Allegato 5 Testo approvato dalla Commissione (7 dicembre 2016)
Allegato 6 Scheda di lettura del testo base (Servizio Studi della Camera – 19 dicembre 2016)
Allegato 7 F.I.F.T.M. – Osservazioni sulla PdL Ferrovie Turistiche.pdf

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