Continuiamo con la "presentazione" dei mezzi a scartamento ridotto. Ricordiamo a tutti che questo database, lungi dal voler essere un mero elenco di mezzi ferroviari delle ridotte sicule, è stilato in base a ciò che ancora oggi esiste. Facciamo una rapida carrellata sui carri Mv 90.000, con riferimento ai quattro veicoli sopravvissuti, in special modo ai due presenti e vincolati a Castelvetrano, mezzi che un domani potrebbero costituire parte di un parco rotabili storico di una linea turistica.


I carri cisterna per il trasporto di acqua potabili (in origine marcati come Mv 50.000 e successivamente rinumerati Mv 90.000) vennero costruiti nel 1918 in 36 esemplari dalla Carminati&Toselli e dalla Breda. Gli esemplari prodotti dalla prima ditta citata presentavano un serbatoio di forma cilindrica, mentre sui veicoli sfornati dalla Breda tale elemento era prismatico. Dimensioni, ingombri, passo delle sale e pesi distribuiti (a vuoto) sono simili alla media degli altri carri a scartamento ridotto, l’unica sostanziale differenza è rappresentata dalla minor larghezza, una caratteristica facilmente notabile già ad occhio nudo. Lo schema di coloritura vede l’uso del bianco per il serbatoio e garitta e del nero per telaio, sale montate e sottocassa.

Da sottolineare la presenza della pompa a mano per il rifornimento dell’acqua potabile il cui alloggiamento è presente su un fianco. Oggi rimangono solo 4 carri di questa serie (con forma cilindrica della cisterna) in Italia e le immagini a corredo si riferiscono proprio a 3 di questi mezzi:

  • Mv 90.089
  • Mv 90.204
  • Mv 90.012
  • Mv 90.087

I primi due sono attualmente accantonati in discrete condizioni a Castelvetrano e sono stati vincolati dalla SS. BB. CC. di Trapani che ne ha riconoscituto il valore storico ed etno antropologico; gli altri, ceduti negli anni ’70, sono inseriti nel parco rotabili della F.C.E. e stazionano abitualmente (stante le ultime notizie) a Catania Borgo.

nota:
Anche in Eritrea dovrebbero ancora esistere, in servizio o accantonati alcune unità con serbatoio prismatico ma la scarsità di notizie inerenti il parco veicoli sopravvissuto e restaurato non ci permettono di stilare un elenco.