18 Febbraio - alla volta di Camigliatello
Rendez vous fissato alle 9:30 presso la stazione di Palermo C.Le; il mezzo di trasporto scelto per questa trasferta è infatti il treno; una decisione, legata a questioni di costo che si è rivelata vincente da tutti i punti di vista. Sarà il convoglio l’InterCity 730, in partenza alle 9:55, che ci porterà fino a Paola, stazione di cambio. Il tempo di un caffè, presentazioni tra soci e gli altri partecipanti, poi ci si accomoda tutti nei posti prenotati a bordo di una comodissima carrozza Z. Puntualissimo, il convoglio parte all’orario prestabilito e subito il responsabile Pubbliche Relazioni di SiT, il consigliere Sergio Gargagliano, sfruttando le comode prese di corrente a bordo, disponibili per ogni sedile, si mette all’opera per documentare tutte le fasi del viaggio agli altri soci tramite canali social.
La campagna siciliana scorre veloce nei finestrini e, quasi senza accorgercene, raggiungiamo Messina, in lieve anticipo. Giusto in tempo per vedere la “storica” ALn 668 1908, fresca di verniciatura e scintillare sotto il sole di Sicilia, in sosta sul piazzale del D.L. della città dello Stretto, subito prima del trasferimento a Palermo. Le procedure di imbarco per il traghettamento procedono spedite e in men che non si dica l’intero convoglio, affiancato dalla sezione proveniente da Siracusa che verrà agganciata formando un unico treno a Villa S. Giovanni, si ritrova in navigazione verso il continente. E’ tempo di onorare la tradizione e… andare alla ricerca di arancin"i” (siamo nella Sicilia orientale...) a bordo del ferry boat!
Da Villa S. Giovanni in poi, complice la trazione affidata a una possente E402 B e al doppio binario, il ritmo cambia decisamente e l’InterCity sfreccia veloce tra le campagne calabre; al finestrino si alternano ettari ed ettari coltivati a ulivi ad alto fusto e il mare d’inverno, luccicante sotto un bel cielo terso di febbraio.
Giungiamo in anticipo a Paola, dove poco dopo prendiamo il Regionale 26449 (carrozze X revampizzate e spinte da una E464) che ci porta a Cosenza in orario: l’arrivo è previsto per le 17:49 e il treno spacca il minuto! Una prima, positiva annotazione avviene al termine di questo tour ferroviario: tutti i partecipanti infatti sottolineano come l’uso del treno abbia consentito di fronteggiare quasi otto ore di viaggio talmente comodamente da non sentirle. Chi vi scrive ha già viaggiato, 15 anni or sono, verso Camigliatello, con Pullman GT… e la differenza in termini di comfort è abissale!
La sosta alla (enorme, stramba, esagerata, vuota) stazione di Cosenza, volta ad aspettare la corriera delle Ferrovie Calabre - da ora in poi FC - per Camigliatello Silano, ci permette un primo contatto con lo scartamento ridotto: a lato del binario 1 FS troviamo infatti il terminal FC e si fa in tempo a vedere partire le ultime automotrici a s.r. della giornata. Un’emozione, stemperata solo dall’amarezza di sapere che, se avvenisse la riapertura del tratto attualmente sospeso delle FC, si potrebbe raggiungere Camigliatello direttamente via ferrovia.
Si fanno le 19 e arriva il momento di salire sul bus. La corriera, presa d’assalto dagli studenti pendolari che rientrano nei paesi di appartenenza, risale a passo spedito la statale e, con l’oscurità ormai scesa, fanno capolino i primi cumuli di neve a bordo strada. in tre quarti d’ora circa Camigliatello è raggiunta. L’hotel Aquila-Edelweiss, a fianco della stazione, ci dà il benvenuto con una cena degna di menzione e con delle camere calde e accoglienti… che danno sulla ferrovia! La soddisfazione per la giornata passata vince sulla stanchezza del viaggio. Il morale è alto, la voglia di divertirsi non viene nemmeno per un attimo meno. Così si decide di fare una passeggiata serale; lungo il cammino si dà una prima “sbirciata” al piazzale di stazione e… ai tanti locali serali che si trovano in questa frazione montana turistica.
Tornati in hotel, gli ultimi flash dalle finestre dell’albergo, direzione fascio binari, sembrano augurare la buona notte alle carrozze già in sosta lungo le banchine della stazione. La notte sarà breve, perché si fa il conto alla rovescia per vedere l’indomani l’accensione della mitica 353 FC, che nessuno di noi si vuole perdere!