ll socio Vincenzo Leonardi ci racconta il tour ferroviario attorno alla Sicilia, organizzato dal socio Massimiliano Lofria per i soci SiT il giorno 9 dicembre. Vi lasciamo al diario di viaggio e alle foto scattate “in corsa”.
L’idea di base era un giro ferroviario, con treni regionali, che toccasse Palermo, Catania e Messina. il sottoscritto parte da Castelvetrano il giorno 9 con il Reg. 8604 alle 5 del mattino; il treno, composto da una doppia di 668, viaggia vuoto, forse la scelta di usare una composizione cosi pesante tra Castelvetrano e Piraineto in orari che presentano una frequentazione bassa dipende dalla necessita di rinvio di materiale.
Il convoglio arriva velocemente a Salemi, si prosegue quindi in auto a causa dell’attuale sospensione dell’esercizio dovuta ai lavori del Passante ferroviario di Palermo. Una infrastruttura benedetta e quindi dei lavori necessari. Però è un peccato non potersi godere il panorama delle prime ore del mattino sulla campagna trapanese, comodamente seduti sui sedili delle ultime littorine ancora viaggianti.
Arrivati in stazione a Palermo, il primo treno che attira la nostra attenzione è il IC 728 PA-RM, che presenta una composizione "da plastico": 3 vetture con una trentina di passeggeri, in testa una E656 in condizioni estetiche discutibili, che stridono se confrontate con i 2 modernissimi e scintillanti JAZZ in due livree differenti, affiancati sui binari 1 e 2 di Palermo C.le, in bella mostra in mezzo agli onnipresenti Minuetto.
Il treno che scegliamo per andare a Catania è proprio composto da una (ormai classica per la relazione PA-CT) doppia di Minuetti; il viaggio verso Catania ci da la possibilità, giunti a Villarosa, di vedere per pochi attimi, da dietro il finestrino, la RALn 6012: al di la della vernice scolorita e di qualche punto ruggine, quel che desta la nostra preoccupazione è il finestrino lato macchinista aperto; basterebbe davvero poco per rimediare, sicuramente segnaleremo la cosa a chi di dovere. Non possiamo non notare, lungo il nostro viaggio, anche le lunghe teorie di carri, locomotori ed automotrici in attesa della fiamma ossidrica: un triste ma inevitabile destino.
L'Etna sullo sfondo ci fa capire che siamo quasi giunti a Catania. Il tempo di fare un paio di foto ai nostri Minuetto, poi un solerte D245 "mascherato” se li porta via; ci spostiamo così verso la R370.012. La macchina, esposta in un punto abbastanza centrale e affollato della stazione, abbisogna di manutenzione - sarebbe anzi auspicabile un trasferimento al chiuso, magari in un deposito a scartamento ridotto… - ma, soprassedendo su alcune lamiere ammalorate, la locotender sembra ancora oggi perfettamente recuperabile, con poco sforzo. Si spera dunque che Fondazione FS, che tanto bene sta facendo in Sicilia, si occupi presto anche di questo gioiellino.
Il treno che scegliamo per andare a Messina è ancora una volta un Minuetto; il viaggio, su una linea incastonata tra costa e ripidi crinali di roccia lavica, offre scorci di paesaggio meravigliosi. La corsa si conclude regalandoci la spettacolare vista del D.L. di Messina, in cui stazionano E656, E633, D445 e la D345.1121, riconoscibilissima dalla livrea storica.
A Messina facciamo in tempo a vedere l'imbarco dell' IC 724 sulla N/T MESSINA, una manovra sempre affascinante, poi andiamo a prendere l'ennesimo Minuetto che ci porterà a Palermo con il Reg. Veloce 3831, una corsa dall'orario curioso (soste lunghe) e che abbisognerebbe di più attenzione da parte di chi ha in gestione la pulizia.
Un bel tour, un modo per vivere e condividere la passione per il mondo delle ferrovie spensieratamente; ma anche uno spunto di riflessione su quel che è oggi la ferrovia in Sicilia, dagli orari e l’offerta alle scelte sul materiale rotabile in servizio commerciale, dalle problematiche insite nella salvaguardia del patrimonio ferroviario alla reale possibilità di vivere e muoversi, oggi, sull’isola usando, preferendo il treno.
Per questi motivi SiT intende organizzare in futuro altri itinerari ferroviari siciliani riservati ai soci, che proporremo in anticipo per dare modo a chi vorrà partecipare, di iscriversi alla nostra associazione.