Come annunciato nei giorni scorsi, Sicilia in Treno, invitata a partecipare all’evento Effe Model Lego Expo che si è tenuto domenica 18 giugno presso l’Hotel San Paolo Palace, organizzato dai fratelli Filippone a cui va il ringraziamento dell’associazione, ha allestito una zona espositiva a tema ferroviario e fermodellistico che ha suscitato vivo interesse nei visitatori di tutte le età accorsi alla manifestazione.

Il contributo di SiT è stato doppio e di grande valore, tecnico-modellistico e collezionistico: si è proposto sia un argomento fermodellistico legato al fulcro della manifestazione (il sistema LEGO), sia soprattutto la spettacolare esibizione di modelli a vapore vivo, frutto della incredibile perizia e passione (e di migliaia di ore di lavoro) del Prof. A. Seminara.

Ma andiamo per ordine: su una parte dell’area espositiva messa a disposizione, è stato allestito un set ferroviario LEGO, datato 1985 (art.: 7735), che fa parte della collezione del Presidente di SiT, Andrea Bernasconi:  è stato possibile allestire un circuito ovale con il caratteristico sistema di alimentazione LEGO del tempo, con rotaie captanti centrali a 12 V, su cui ha girato un convoglio di fantasia composto da un locomotore biellato a tre assi e tre piccoli carri ferroviari; completava il tutto una stazione con fabbricato viaggiatori, un’area di carico/scarico merci e un modello statico del treno a vapore ispirato alla saga di Harry Potter, della collezione del Vicepresidente Settimo Marineo. L’interesse e la curiosità suscitati da questo pezzo vintage sono stati notevoli sia per il livello di dettaglio che per la ricchezza dei particolari. Numerosi bambini sono rimasti incantati e sorpresi nel vedere un trenino di più di trent’anni sfrecciare sul binario come se fosse stato tolto dalla confezione per la prima volta. Segno che evidenzia la grandissima qualità di questi giochi ed il loro design, sempre attuale.

Questo contributo ad un LEGO Expo, per SiT inusuale, ha reso consapevoli i soci, fin dalle prime fasi della sua preparazione, delle grandi potenzialità inespresse e custodite in tante soffitte e pertanto siamo sicuri che in occasione degli appuntamenti LEGO che, speriamo, seguiranno negli anni a venire, il nostro futuro contributo a tema sarà sicuramente ricco.

Decisamente più singolare, sia per la valenza tecnica che per lo spettacolo proposto, è stato il secondo contributo esposto presso il tavolo di Sicilia in Treno. Come anticipato nell’articolo di presentazione riguardante la nostra partecipazione all’evento, abbiamo voluto presentare al pubblico l’impegno di Sicilia in Treno nella divulgazione e promozione del modellismo dinamico a vapore vivo.

Grazie infatti alla preziosa collaborazione con il prof. A. Seminara, è stato possibile allestire, prima volta in Sicilia, un prima esposizione dinamica di alcuni dei capolavori, totalmente autocostruiti dal professore. Sono stati mostrati per l’occasione cinque modelli di locomotive a vapore perfettamente funzionanti e, quattro veicoli tra carri e carrozze ferroviari, in scala 1 (1:32). Alcuni dei mezzi a vapore realizzati sono fedeli riproduzioni di prestigiose locomotive a vapore realizzate nella seconda metà del 19° secolo, mentre altre macchine, pur evidentemente ispirirate alle linee dei rotabili della stessa epoca, sono realizzate addirittura su disegno del professore.

Su un circuito ovale di scartamento 45 mm, di proprietà di Sicilia in Treno ed appositamente allestito, hanno girato per diverse ore alcuni dei modelli esposti. In particolare, date le caratteristiche del tracciato, si sono succeduti i mezzi aventi rodiggio compatibile con il diametro delle curve dal cortissimo raggio che si sono dovute impiegare dati gli spazi a disposizione. I modelli accesi che hanno percorso il tracciato sono stati in tutto tre: nell’ordine, due macchine rodiggio 2-2-0 (modelli di fantasia) e la fedele riproduzione della celebre”Rocket” di Stephenson.

I numerosi visitatori presenti all’evento, che hanno potuto ammirare questi piccoli capolavori, hanno assistito alle appassionanti ed istruttive fasi di preparazione alla marcia di ogni locomotiva, illustrate dalle spiegazioni chiare ed esaustive del professore Seminara. Ogni mezzo a vapore riproduce infatti con elevata fedeltà il funzionamento del rotabile reale di riferimento: dalle proporzioni fino al tipo di distribuzione, eccezion fatta per l’alimentazione del forno, eseguita utilizzando alcool etilico in luogo del carbone.

Durante le fasi di preparazione sono stati eseguiti il rifornimento della caldaia con acqua distillata e il riempimento del serbatoio del carburante. La preparazione di ogni mezzo si è conclusa con l’accensione del bruciatore (appositamente progettato e realizzato dal professore e il cui funzionamento è stato illustrato per la gioia degli astanti) ed un’attesa variabile di 8/10 minuti per la messa in pressione della caldaia, funzionante a un bar di pressione.

Tutte queste fasi hanno avuto una grandissima utilità didattica, suscitando le più svariate domande che hanno trovato valida risposta nella pazienza e nell’attenzione del professore Seminara. Non deve stupire infatti che per il grande pubblico, la locomotiva a vapore rappresenti ormai un oggetto misterioso, quasi magico, dotato ancora indiscutibilmente di grande fascino. Tuttavia, la distanza dall’esperienza quotidiana, di cui è complice anche l’assenza, in occasione dei numerosi treni storici realizzati in Sicilia, della trazione a vapore, comporta la scarsa conoscenza del suo funzionamento. Le caratteristiche della trazione a vapore pertanto sono in possesso solo degli appassionati e di chi è stato testimone diretto del loro utilizzo in passato.

Avvenuta la messa in pressione, si è assistito in sequenza all’azionamento del dispositivo tecnico messo a punto dal costruttore dei modelli, ovvero il sistema di controllo della marcia delle locomotive per mezzo di un servo meccanismo radio controllato che agisce sul regolatore, di fatto lunica "concessione" tecnologica nel funzionamento puramente meccanico e termodinamico dei mezzi. Questo accorgimento rende possibile alle macchine più grandi, e per questo anche più performanti, di esprimere al meglio le proprie potenzialità; e permette di gestire con grande realismo la marcia dei convogli, proponendo a comando partenze da fermo, repentine e sorprendenti accelerazioni, fermate ed inversioni di marcia.

Sul piccolo circuito allestito le due locomotive più grandi hanno mostrato evidenti doti velocistiche e di capacità di traino di numerose carrozze della stessa epoca. I pochi, piccoli incidenti di svio, dovuti all’irregolarità e alla provvisorietà del collegamento dei binari, sono diventati occasione per evidenziare le grandi doti di maneggevolezza e di prontezza ai comandi di questi piccoli capolavori di tecnica, nelle successive manovre di ricomposizione del convoglio, suscitando negli attenti ed appassionati spettatori uno spontaneo applauso!

Uno stupore incrementato quando è venuto il turno della piccola Rocket, che ha dato spettacolo mostrando l’incredibile miniaturizzazione operata nei componenti dal professore Seminara. A differenza dei precedenti, le dimensioni del modello, non hanno consentito l’introduzione di un sistema di controllo della marcia. Tuttavia, la perfetta progettazione ha permesso al modello di affrontare la marcia con inusitata regolarità. Da non credere infine l’autonomia di questo rotabile che, pur con una capienza ridottissima della caldaia, ha sfiorato i 50 minuti di funzionamento ininterrotto, intercalati di tanto in da rabbocchi di alcool, eseguito tramite una siringa e per mezzo di un sistema di riempimento del piccolo serbatoio, costituito da un tubicino di rame perfettamente integrato e mimetizzato nella struttura della macchina.

Le due macchine che non hanno potuto marciare a causa dell’incompatibilità del loro rodiggio con le curve strette del tracciato allestito per l’occasione sono due meravigliose riproduzioni di locomotive a vapore di epoca I-II: una locomotiva nordamericana di rodiggio 4 -4 -0 realizzata in modo tale da poter essere alimentata anche a carbone oltre che tramite bruciatore ad alcool e da una splendida locomotiva, di rodiggio 4 -2- 0 ispirato ad un modello di fabbricazione tedesca e derivata a sua volta da un modello di produzione francese.

Per ora vi lasciamo alla galleria fotografica (in attesa dei filmati che saranno presto pubblicati sul nostro canale youtube) per tutto quello che non può essere descritto a parole ma che merita di essere visto.

Rivolgiamo al termine di questo articolo, un grandissimo ringraziamento al professore Seminara per averci concesso la disponibilità delle sue produzioni in occasione di questo primo nostro evento insieme, a vapore vivo, sicuri che si tratti solo di un primo passo verso una collaborazione ben più ampia e duratura. E un plauso ai fratelli Filippone, che come sempre hanno organizzato una manifestazione di grande richiamo, gestendola nel migliore dei modi. Infine, un ringraziamento speciale va al giovane Marcello per aver contributo con il suo instancabile e contagioso entusiasmo al successo di questa prima esposizione.

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