Rd 142.2001 di Zanolla nel 2017 a Monserrato
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In occasione della due giorni cagliaritana per l'Assemblea F.I.F.T.M. 2017 è stato possibile intravedere la locomotiva Rd 142.2001, originariamente costruita per la linea a scartamento ridotto di Castelvetrano e oggi facente parte del parco rotabile della impresa di costruzioni ferroviarie Zanolla. La macchina (che è stata ripresa giorno 12 novembre da Andrea Bernasconi, mentre questi era sul tram in corsa sul nuovo viadotto che porta al policlinico della città sarda)stazionava presso il deposito di Monserrato di ARST e appariva esteriormente in più che buone condizioni.
Ferrovie di Selinunte non perde occasione per aggiornarvi sullo stato del restante patrimonio di mezzi a S.R. delle ridotte siciliane FS
Ricordi di ragazzo sulla Ferrovia di Selinunte
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- Categoria: La ferrovia
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Pubblichiamo un racconto molto bello, che ha già suscitato molti apprezzamenti, nel quale rivive un ricordo di gioventù di Pietro Errante, castelvetranese, che da ragazzo, tra i tanti regali che poteva chiedere dopo avere superato gli esami di licenza media, chiese … un viaggio sulla nostra Ferrovia di Selinunte!
Ringraziamo l’amico di Sicilia in Treno Antonino Giglio per avere reso noto questo ricordo di giovinezza, che vi invitiamo a leggere.
Leggero intervento manutentivo sulla R370.012
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Fondazione FS italiane ha finalmente ufficializzato una notizia ormai nota da diversi giorni ed oggetto di dibattito sul nostro gruppo Facebook, ovvero la leggera manutenzione operata sulla locomotiva a vapore a scartamento ridotto R370.012.
Dal sito di Fondazione FS infatti si legge che: "La Fondazione FS, di concerto con Trenitalia DTR Sicilia, ha eseguito un leggero intervento manutentivo sulla R370.012, da anni monumentata presso uno spazio attiguo alla stazione di Catania Centrale ove un tempo si ergeva il rifornitore idrico dell’impianto. L’operazione, che rientra tra le opere di ordinaria manutenzione programmata sul materiale rotabile esposto agli agenti atmosferici, è stata funzionale alla salvaguardia della piccola vaporiera, in particolare, dall’erosione delle parti esterne causata dalla salsedine marina."
Interessanti due aspetti del comunicato: Fondazione FS correttamente fa una disamina delle macchine dello stesso gruppo ancora esistenti, non dimenticando quelle di cui si hanno meno notizie, ovvero le unità presenti in centro Italia. si spiega infatti che: "Oltre alla 012 esistono, ancora oggi, altre 4 locomotive appartenenti allo stesso gruppo: la 023, restaurata ed esposta presso il Museo Ferroviario Nazionale di Pietrarsa, la 002 monumentata a Monterotondo (Roma), la 018 ubicata a Città di Castello (Perugia), la 024 monumentata a Canove di Asiago (Vicenza)."
Ancora più significativo l'ultimo capoverso, che riguarda il futuro della locomotiva catanese e che riportiamo integralmente: "La Fondazione FS e DTR Trenitalia Sicilia prevedono in futuro di presentare alla Soprintendenza ai Beni Culturali di Catania un articolato progetto finalizzato al restauro estetico del rotabile oltre che ad un suo eventuale riposizionamento."
La rifunzionalizzazione del deposito di Castelvetrano
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- Categoria: Il Deposito Locomotive di Castelvetrano
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Carissimi Soci di Sicilia in Treno,
con questo articolo, visibile per intero solo agli iscritti alla nostra associazione, iniziamo col raccontarvi della bella esperienza vissuta da alcuni dei fondatori di SiT tra il 2014 e il 2016 a Castelvetrano, quando cioè la grande azione di recupero e salvaguardia dello scartamento ridotto operata dal gruppo FS è divenuta operativa.
Il primo, grande e indispensabile contributo è stato dato nel 2014 da Rete Ferroviaria Italiana, che ha agito sulle sue proprietà, ovvero l’ex D.L. di Caselvetrano, rifunzionalizzando la storica rimessa a due vie a scartamento ridotto, “ex Squadra Rialzo”, nonché alcuni locali limitrofi ad essa. Una scelta ricaduta su questo immobile nonostante esso fosse stato coinvolto nel tragico incendio del 2009, sia grazie al generale discreto stato di conservazione dell’edificio (da questo punto di vista si è rivelata salvifica la sostituzione, negli anni ’60, dell’originaria copertura in legno con una soletta realizzata in travi di calcestruzzo precompresso, che ha garantito la sopravvivenza e l’integrità di tutte le strutture pur con il carico di incendio subito), sia per via delle dimensioni contenute dei locali e di ciò che era ivi contenuto: nella rimessa infatti risultavano accantonati fin dalla chiusura della linea la RAln 6003, andata distrutta con l’incendio, la RAln 6011 e il carrello da manovra r212.402, entrambe queste ultime due macchine invece miracolosamente salvatesi da quel disgraziato evento.
Di questi lavori, come dicevamo, alcuni soci fondatori sono stati fortunati testimoni, grazie all’allora appartenenza ad una associazione convenzionata con Fondazione FS Italiane; si è avuta dunque la fortuna di poter assistere e documentare questo entusiasmante periodo.
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RALn 6003 demolita - parti di ricambio recuperate?
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- Categoria: Raln 60
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Diverse segnalazioni giunteci riferiscono dell’avvenuta demolizione della RALn 6003, da tempo accantonata presso l’ex Deposito Locomotive di Castelvetrano e vittima, nel 2009, di un incendio che ha causato alla macchina danni strutturali irrimediabili.
L’automotrice, di fatto non più recuperabile, da tempo era stata tirata fuori dalla Rimessa ex Squadra Rialzo (luogo dove è divampato l’incendio e che ha ospitato la macchina fin dalla chiusura della linea per Sciacca): il locale infatti, come i nostri lettori sapranno, recentemente è stato rifunzionalizzato per permettere il restauro del restante parco rotabili FS a scartamento ridotto, attualmente preservato e vincolato. La RALn 6003 così è stata per almeno tre anni accantonata all’aperto, in attesa appunto della inevitabile demolizione.
Un triste ed ineludibile destino, certo, dal quale però si dovrebbero anche ricavare buone notizie. La demolizione infatti, secondo le nostre fonti, dovrebbe aver risparmiato, come sapevamo da tempo, alcune importanti parti della macchina, come i carrelli, i propulsori e la trasmissione. Tutti componenti più che utili come ricambi (oramai introvabili) per le unità gemelle ancora esistenti. Facciamo riferimento in particolare alla RALn 6012, attualmente monumentata in discrete condizioni a Villarosa, che potrebbe certamente beneficiare dei “resti” della 03, a partire dai carrelli.
Nulla si sa invece di quel poco che rimaneva degli interni: alcune parti infatti erano state smontate tempo fa, sempre in previsione di fare magazzino per componenti di ricambio per le automotrici superstiti ma ad oggi non sappiamo se effettivamente questi elementi minori siano stati preservati o meno.
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