I lavori di costruzione della rete ferroviaria complementare a scartamento ridotto avviati dalle Ferrovie dello Stato in Sicilia ebbero inizio qualche anno dopo l’acquisizione della Rete Sicula, avvenuta nel 1906. A quell’epoca era già in esercizio, dal 1886, la prima linea a scartamento ridotto siciliana, la Palermo S. Erasmo – Corleone, prolungata nel 1903 sino a S. Carlo. Essa fu presa in gestione dalle FS soltanto nel 1922.
I primi due tratti della rete complementare ad entrare in esercizio, il 20 giugno 1910, furono quelli con origine dalla stazione di Castelvetrano: uno fino a Partanna (10 km - primo tratto della linea per San Carlo e Burgio) e l’altro fino a Selinunte (13 km - primo tratto della linea per Porto Empedocle). La stazione di Selinunte fu quindi tra le prime ad entrare in esercizio. Essa presenta uno schema classico, che fu replicato in molti altri impianti della rete spesso senza alcuna variazione.
Gli immobili che costituiscono l’impianto sono il Fabbricato Viaggiatori, il Magazzino Merci e le due Case Cantoniere Doppie a presidio dei due ingressi alla stazione.
Il fascio binari era composto dal binario di corretto tracciato (il binario 2), un binario di incrocio (il binario 1) e da un tronchino di servizio al magazzino, dal quale a sua volta si staccava un altro binario (soppresso prima della fine del servizio sulla linea) che serviva il piazzale per le merci. La stazione era anche dotata di rifornitore idrico, tuttora esistente, per le locomotive a vapore.
Gli edifici elencati sono tuttora presenti e in eccellente stato di conservazione. Essi, infatti, non hanno subito l’onta dell’abbandono che, come è ormai largamente dimostrato, costituisce la premessa per il progressivo degrado di qualsiasi costruzione. Purtroppo molti fabbricati ferroviari della rete complementare sparsi per tutta la Sicilia costituiscono un desolante esempio di questo triste destino, a fronte dei pochi fabbricati viaggiatori che sono stati restaurati e fanno bella mostra di sé. Paradossalmente, alcuni di questi ultimi sono stati nuovamente abbandonati in attesa di una nuovo riutilizzo che non viene però avviato.
Il Fabbricato Viaggiatori di Selinunte è da qualche anno in locazione, insieme all’area del piazzale, dal Comune di Castelvetrano. In alcuni locali è ospitato il Centro Internazionale dell’Itinerario Culturale Europeo gestito dall’Associazione “La Rotta dei Fenici”.
il Magazzino Merci ospita un punto di ristoro; le due C.C.D. sono state vendute a privati che hanno mantenuto le caratteristiche originarie degli edifici.
Il piazzale risulta per la gran parte pavimentato e soltanto i binari davanti al F.V. sono rimasti scoperti, per continuare a fare vivere il ricordo della ferrovia. Sul piazzale, lato Castelvetrano, è stato creato un posteggio il cui piano stradale coincide con il piano delle banchine ferroviarie. Dal lato Porto Empedocle, in uscita dalla stazione, nei pressi del varco su via Icaro, il rilevato della ferrovia è stato rimosso per venire incontro all’attuale assetto urbanistico.
Nella galleria fotografica allegata potete vedere i disegni del fabbricato viaggiatori di Selinunte (piante e prospetti) elaborati da Andrea Bernasconi e le fotografie riprese di recente da Giuseppe Santangelo e Fabio Marineo. Infine, una bella immagine storica di Giuseppe Sparacio, ripresa nel luglio 1985, quindi qualche mese prima della chiusura della linea.
TRENO D.O.C. è alacremente al lavoro per fare in modo che proprio quest’utlima immagine ridiventi realtà e che il fabbricato viaggiatori di Selinunte ritorni a svolgere il suo ruolo originario, ospitando i turisti che dopo avere visitato l’area archeologica di Selinunte vorranno raggiungere la Riserva Naturale Orientata della Foce del Belìce con un treno storico.